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A TOYS ORCHESTRA – Live @ BOtanique Bologna 14-7-2015

A TOYS ORCHESTRA – Live @ BOtanique Bologna 14-7-2015

La cornice del BOtanique di Bologna, un luogo magico dove d’estate invece di fiorni nascono strumenti musicali e note rock, stasera ospita un must della città, i bolognesi d’adozione A Toys Orchestra, una delle band più interessanti e con un bellissimo album da poco uscito.

Le note della bellissima hit Wake me up irrompono con la loro forza in un crescendo che i battiti iniziali deflagrano in un profluvio di ritmica e pelli percosse. La più suadente e melodica Welcome to Babylon segue nella scaletta, al dark intricato ed affascinante dell’ultimo album segue questo pop dai toni più facili e luccicanti. Pescando ancora nel baule dei ricordi la ballad Summer è fatta apposta per far dondolare con gli accendini, od i più moderni smartphone, la marea che affolla il prato antistante. Ma l’ultimo album è una vera fucina di successi, la succulenta ed affascinante Made to grow old è una canzone che dovrebbe spopolare le radio facendo fondere i potenziometri, una sequela di note che si concatenano con passaggi rugosi e graffi dolorosi che ne fanno uno dei più bei pezzi di questo 2015 in assoluto. Di grande spessore la poppeggiante Fall to restart, sembra nata apposta per fare ballare, la band tiene il palco alla grande, Enzo è oramai un frontman a tutto tondo, cantato splendido, chitarra usata con scenografico impatto, intensità al piano, la base ritmica ruggisce con vigore e pulizia, la power ballad Take my place è di bellezza esoterica, i quattro tamburi subiscono la furia di Perillo senza cedere un minimo, la voce storta del cantante scende nei meandri più profondi di questo abisso di fascinosa bellezza.  Alla spaziale Peter Pan Syndrome segue la pirotecnica Come on, get out, echi dei primi Coldplay spazzano l’aria torrida della serata bolognese. Midnight revolution è roboante, forse fin troppo sopra le righe, la differenza tra i pezzi del passato e l’ultimo album, Butterfly effect, è tangibile, Always I’m wrong è una ennesima chicca, il balzo di qualità evidente, la maturità di una canzone così ben assemblata è marcata. Echi quasi glam con la torrida Mary, un inizio alla T-Rex si tramuta in uno strepitoso sound alla Kasabian, dopo la raffinata eleganza di Roberta Sammarelli e l’esplosiva verve di Paola Zadra, stasera sul palco, e qui cercherò di non farmi deviare nel giudizio dal mio poco professionale, ma comprensibile, interesse per Ilaria D’Angelis, che in Asteroid sussurra dolcemente alla Luna giocando sulle corde vocali di Nico.  Il bis attacca con la caustica Celentano, non è proprio nelle mie righe, ma mi rifaccio subito il gusto con la lucida Mirrorball, giochi continui su alti e bassi, giri di accordi a variare continuamente, voce e back-vocals a profluvio, decisamente gradevole. La ballad Invisible manda in silenzioso delirio il BOtanique,  traccia di bellezza ancestrale che con Enzo al piano disegna panorami fatti di tramonti rosso fuoco dalle tinte pastello. Si chiude con le ferite lasciate dal”acre My heroes are all dead, suoni più minimali dopo un live sulfureo per potenza e bellezza.

La sterile ricerca della differenziazione per genere e non per qualità fà sì che si perda più tempo ad inquadrare un gruppo in un dato filone musicale che a goderne le performance. Ogni tanto irrompe sulla scena una band il cui scopo è suonare, suonare rock e suonarlo alla grande. La A Toys Orchestra riesce in questo alla perfezione, stiamo parlando del vecchio, sano, immarcescibile hard-rock, quando li ascolto il mio sguardo corre a cercare la pila degli LP degli stellari ed pluri-amati Styx,  con meno luccichio, ma con sopra quel velo di polvere tipo i primi Coldplay, quelli a tinte scure ante la luce immaginifica di Viva la Vida, La voce rugginosa del cantante si fonde ai sussurri felini di Ilaria, la ritmica della band non presenta una sola asperità, alta, potente, sempre pulita e mai ridondante. Se non avete ancora il loro cd procuratevelo, se vengono in zona andate a vederli, nulla di tutto questo sarà stato vano.

MAURIZIO DONINI
Photoset by Alice Blandini
Voto 9,5/10 

Setlist:
Wake me up
Welcome to Babylon
Summer
Made to grow old
Fall to restart
Take my place
Peter Pan Syndrome
Come on, get out
Midnight revolution
Always I’m wrong
Mary
Asteroid
Encore:
Cele
Mirrorball
Invisible
My heroes are all dead

Members: 
ENZO MORETTO (Vocals, Guitar, Piano, Synth) 
ILARIA D’ANGELIS ( Vocals, Piano, Synth, Guitar, Bass) 
RAFFAELE BENEVENTO ( Guitar, Bass, Backing Vocals) 
JULIAN BARRETT ( Piano, Synth, Guitar, Bass) 
ANDREA PERILLO (Drums, Percussions and Loops).

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Intervista ad Enzo Moretto