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BLUES PILLS + PRISTINE – LIVE @ TEATRO QUIRINETTA ROMA 20-02-2016

BLUES PILLS + PRISTINE – LIVE @ TEATRO QUIRINETTA ROMA 20-02-2016

A 50 metri da Fontana Di Trevi, quindi al centro storico di Roma e nell’affascinante cornice del Teatro Quirinetta, si è svolto un concerto che ha tinto di blues e di rock psichedelico il cielo di Roma. Un appuntamento con due giovani band, i norvegesi Pristine e gli svedesi, ma solo in parte, Blues Pills. L’affluenza di pubblico è stata delle migliori aspettative ed anche il coinvolgimento è stato molto caloroso. Verso le 22,30 salgono sul palco i Pristine, che hanno offerto uno show trascinante sotto tutti i punti di vista. “Carry Your Own Weight” è rock blues e southern rock, con la voce aggressive di Heidi Solheim e la chitarra di chiara ispirazione anni settanta di Espen Jakobsen, che creano calore in tutto il Teatro e “California” rievoca il periodo migliore di Janis Joplin. Heidi ha tantissima energia e si scatena anche nei momenti dove sono gli altri ragazzi della band ad avere il centro dell’attenzione e Espen ha studiato alla perfezione le movenze del Jimmy Page di “The Song Remains The Sam”. Ancora ottimi brani eseguiti con grande energia sono “Don’t Save My Soul”, un blues avvolgente e passionale e ancora “Bootie Call” (rock’n’roll aggressivo), “She Won” (puro hard rock), “Tell Me” (southern rock ruvido) e “Derek” (Deep Purple e Led Zeppelin nelle vene). Chiude la performance dei Pristine, “All I Want Is You”, dove i vocalizzi e le melodie soul e blues rendono speciale la prima parte della serata. Quaranta minuti di grande impatto.
 
Tempo per sistemare il palco, smontare la batteria e l’amplificazione dei Pristine e vero le 23,30 è tutto pronto per accogliere con grande fervore i Blues Pills. Entra la band e Elin Larsson esordisce subito con “Rooooomaaaaa!! Thank you for coming, we are the Blues Pills” e dopo un’intro, esplodono subito “Black Smoke” e “Bliss”, due brani di rock blues corposo, con la voce di Elin potente e grintosa, le sue movenze mettono in mostra non solo la sua bellezza, ma anche la sua presenza scenica, molto più aperta dei primi concerti, dove sembrava spesso imbarazzata e impacciata. Oggi Elin Larsson è una vera front woman, decisa, trascinante e professionale. La chitarra di Dorian Sorriaux cembra essere rimasta ferma agli anni settanta, con un wha wha quasi onnipresente, riverberi ed effetti che fanno sembrare il chitarrista francese un esperto del rock dei seventies, eppure ha solo 18 anni e con una somiglianza fisica del Robert Fripp dei primi anni dei King Crimson. La sezione ritmica con Zack Anderson al basso e con il nuovo entrato Andrè Kvarnstrom alla batteria, picchia duro senza pietà quando serve. La psicadelia arriva con “Astralplane”, con ancora una grande performance vocale di Elin. Molto affascinante “No Hope Left For Me”, un rock blues corposo, elegante e lento, “Gypsy”, cover di Chubby Checker, hard rock psichedelico e “Dig In”, dove il drummer e la chitarra creano un vortice sonoro impenetrabile. Ancora grinta ed energia con “Elements And Things”, di Tony Joe White, brano che non lascia spazio a romanticismi, grezzo, essenziale e elettrizzante.
 
Solo pochissimi secondi di pausa tra un brano e l’altro con Elin che presenta velocemente i vari brani e “High Class Woman” è perfetta, “Ain’t No Change”, ha una lunga jam session strumentale. “Little Sun” è veloce ed esplosiva, potrebbe appartenere al repertorio dei Black Sabbath o dei Mountain dei primissimi lavori. Ma non finisce qui, la band si congeda nel backstage con le parole di Elin, “Thank you so much, thank you Roma, we love you”, ma dopo una manciata di minuti rientrano i soli Elin Larsson e Dorian Sorriaux, per interpretare una versione intimista con solo chitarra acustica e voce, di “Yet To Find”, bellissima come sempre la voce della ragazza svedese. Il finale è stravolgente con la voce di Elin che esplode in “Oh, devil man, Oh, devil man you’ve got money in your pocket you’ve got blackness in your soul Oh, devil man, Oh, devil man”, da sola a cappella e fa rabbrividire, raggiungendo veramente la nostra anima. Poi entra tutta la band per una spettacolare versione dei “Devil Man”, brano migliore in assoluto dei Blues Pills. Stavolta è finita veramente, Elin saluta, stringe le mani a qualche fortunato che è sotto il palco e tra le splendide note di “Epitaph” dei King Crimson, lasciano il palco. Ma la serata non è finita, il pubblico corre al banchetto del merchandising e sono i vinili i più venduti  e se il popolo rock torna a casa, il Quirinetta si riempie del popolo della notte, degli amanti della discoteca con il dj set già partito subito dopo il concerto. Ma a noi non interessa perché abbiamo assistito ad un grande concerto di musica rock.

FABIO LOFFREDO 
Photoset by RICCARDO ARENA

Credits: si ringrazia L’Ufficio Stampa HF4 e il Teatro Quirinetta per la gentile disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

PRISTINESetlist:

  1. Carry  Your Own Weight
  2. California
  3. Don’t Save My Soul
  4. Bootie Call
  5. She Won
  6. Tell Me
  7. Derek
  8. All I Want Is You

 
Members:
Heidi Solheim: Voce
Espen Jakobsen: Chitarra
Asmud Eriksson: Basso
Kim Karlsen: Batteria
 
Discography:
Detoxing – 2011
No Regret – 2013
Reboot – 2016
 

BLUES PILLSSetlist:

  1. Intro/Black Smoke
  2. Bliss
  3. Astralplane
  4. No Hope Left For Me
  5. Gypsy (Chubby Checker cover)
  6. Dig In
  7. Elements And Things (Tony Joe White cover)
  8. High Class Woman
  9. Ain’t No Change
  10. Little Sun

Encore:

  1. Yet To Find
  2. Devil Man

 
Members:
Elin Larsson: Voce
Zack Anderson: Basso
Dorian Sorriaux: Chitarra
Andrè Kvarnstrom: Batteria
 
Discography:
Bliss – EP – 2012
Devil Man – EP – 2013
Live At Rockpalast – EP – 2014
Blues Pills – 2014
Blues Pills-Live – 2015
 
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