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The City Max Casacci & Daniele Mana in collaborazione con il jazzista Emanuele Cisi

The City Max Casacci & Daniele Mana in collaborazione con il jazzista Emanuele Cisi

Il territorio urbano, ispira da sempre l’immaginario creativo dell’arte. Sovente ritratta in dipinti, più recentemente immortalata in scatti fotografici, la città vive, respira, sprigiona elementi visibili di un carattere tuttavia spesso introverso, sconosciuto ai più.
I volti degli abitanti, gli angoli delle vie e le botteghe, così come i mezzi pubblici ed i caos dei veicoli, tutto restituisce alla mente indagatrice dell’osservatore, dettagli sottili.
Italo Calvino, terminava il suo celebre scritto “Le città invisibili” con questa affermazione: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” – Italo Calvino (da “Le città Invisibili”)
Sembra proprio appartenere a questa seconda opzione la scelta d’avanguardia proposta da Max Casacci e Daniele Mana, che in collaborazione con il jazzista Emanuele Cisi, raccontano “The City”, all’interno di un nuovo progetto discografico, che unisce musica jazz a “suoni” della città di Torino.
La storia di questo progetto, inizia con un viaggio in auto di ritorno dall’Umbria Jazz, festival al quale i Subsonica di Max Casacci, si esibiscono per la prima volta sul palco con alcuni prestigiosi jazzisti tra cui Emanuele Cisi. La coppia Casacci-Cisi, pur conoscendosi a livello professionale, sperimenta in questa occasione la prima collaborazione effettiva sul palco. Il progetto ha un’ottimo responso da parte del pubblico e durante il rientro a Torino, Max fa ascoltare al collega, Glasstress, il primo album basato sui rumori della lavorazione del vetro, inciso con Daniele Mana, per la Biennale di Venezia del 2011.
Dalle neoscoperte affinità artistiche e dalla voglia di sperimentare, nasce così l’idea di un progetto ambizioso: raccontare musicalmente la città di Torino.
Per circa 6 mesi full time, Max Casacci e Daniele Mana, selezionano luoghi simbolici, come Via Po’, la fontana del Turet in Piazza Vittorio, dei quali poter catturare il “rumore”, forti della precedente esperienza di campionatura dei suoni.
Un gesto d’amore per Torino, che la vede protagonista di giorno e di notte, mentre il duo ne percorre le strade armato di microfoni, per registrarne ogni battito, ogni respiro.
L’idea è quella di ricreare con questi suoni materici campionati, tutti gli elementi ritmici della batteria, che proprio nel jazz, assume il ruolo descrittivo della frenesia urbana e successivamente invitare, insieme al sassofonista e compositore Emanuele Cisi, un gruppo di jazzisti di fama internazionale come Enrico Rava, Furo Di Castri e molti altri, tutti torinesi, per nascita o per scelta. L’esercizio pratico, si traduce in una ricerca di carattere e personalità, alla caccia di quei suoni e frequenze, che mancano per completare il brano.
I cori dei tifosi del Toro, così come quelli della Juventus, che riportano alla mente una prima sperimentazione analoga compiuta dai Pink Floyd all’interno del brano “Fearless”, in cui si odono i fans dell’Arsenal.
Il Mercato di Porta Palazzo, che si traduce in una vera e propria esperienza immersiva nel suono, i cucchiani del caffè nei famosi bar che contraddistinguono storicamente la città, le rotative negli stabilimenti de La Stampa, così come l’arpeggio creato dallo sfiato dei soffietti di un Bus, arrivando a scoprire innesti melodici e non solo ritmici.
La struttura elettronica del lavoro, unita alle radici jazz, è stata presentato live al Torino Jazz Festival 2015, all’interno del progetto: “Pulse”. Non si tratta di mera sperimentazione, bensì, in una visione internazionale, di musica che spazia fino al pop ed all’hip-hop.
E da Torino, parte questa avventura narrativa alla scoperta dei suoni del mondo… chissà quali saranno le prossime tappe! Attendiamo curiosi di scoprirlo, mentre ci immergiamo nel dipinto sonoro del capoluogo italiano!

– Elena Arzani

The City, prodotto da Max Casacci e Daniele Mana (MCDM), è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme in streaming.

Credits: si ringrazia Elliefant Press per il gentile invito e Warner Music per la perfetta accoglienza.

Immagine di copertina di Andrea Boschetti ©
Immagini interne all’articolo di Alessandra Merlin “Morgana Photo” ©
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