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MEI 2015 – Impressioni di ottobre (Faenza 1-4/10/2015)

MEI 2015 – Impressioni di ottobre (Faenza 1-4/10/2015)

Si è svolto dal 1 al 4 ottobre il MEI 2015, come sempre il giorno più pregnante è il sabato, cui abbiamo partecipato in prima persona. Chi non è mai stato a Faenza in questa occasione non può capire esattamente di cosa si tratta, Piazza del Popolo diventa un suk musicale dove oltre l’enorme palco centrale che ospita i grandi gruppi e le premiazioni, troviamo furgoncini con band che suonano stipate dentro con casse sul tetto, musicisti agli angoli dei bar, salotti letterari dentro i caffè. Poi ti devi spostare per assaporare tutto il sapore del MEI, la piazza Folk rimane quasi nascosta, la trovi seguendo cartelli e suoni. 

La nota Red & Blue, uno degli esempi più illuminati di visione del futuro del mercato musicale, al Bar 900 ha organizzato il suo palco con un set di artisti che fanno fermare i passanti con la loro qualità, e di questi tempi non è poco. Un altro degli stakeholder più noti, la Davvero Comunicazione, il cui fiore all’occhiello è il fantastico Pistoia Blues Festival, ha portato un’altra carrellata di artisti al Pub Mens Sana, piccola idilliaca isola musicale all’interno di un chiostro rinascimentale. Gli emergenti sono gestiti dalla nostra Francesca Mercury, per l’occasione inflessibile (….) Direttrice di palco, radio web nel cortile del comune, poi il palco centrale con fior fiore di artisti come Eugenio Bennato, Bobo Rondelli, gli arrembanti Moustache Prawn, lo straripante bravissimo Ivan Cattaneo, un sorprendente Leo Folgori con la sua band, gli sfrenati Cecco e Cipo solo per citarne alcuni. Ogni angolo incontri amici e conoscenti, musicisti girano ovunque con i loro strumenti in spalla, ancor meglio lasciare le piantine e scoprire i palchi negli androni e negli antichi cortili.

In definitiva il MEI rimane una manifestazione imperdibile, forse un tono leggermente minore quest’anno rispetto alla superlativa versione 2014, ma ce ne fossero, quello che non avremmo voluto vedere è la presenza ossessiva ed ingombrante della SIAE. Ad un Festival di etichette indipendenti, un moloch inviso a tutti o quasi, la SIAE è sicuramente la cosa meno indipendente che ci possa essere e stona come un prosciutto in un villaggio vegano.
​Per il resto, lunga vita al MEI. 

MAURIZIO DONINI

http://www.meiweb.it/nuovomei2015
http://www.redblue.it
http://www.davverocomunicazione.com