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Reasons to be cheerful – David Byrne presso la Fondazione Prada – Articolo a c …

Reasons to be cheerful – David Byrne presso la Fondazione Prada – Articolo a c …

Reasons to be Cheerful

Il Talk di David Byrne
presso la Fondazione Prada

Visibilmente emozionato, David Byrne ha contagiato il pubblico accorso alla Fondazione Prada il 26 Gennaio, per assistere al Talk “Reasons to be Cheerful”. L’artista è attivo nel mondo dell’arte visiva, fin dalla sua formazione universitaria, ha realizzato diverse mostre e progetti di fotografia, cinema e scrittura.​

Negli ultimi anni la sua attività si è concentrata particolarmente in campo teatrale; alcuni dei suoi più recenti lavori includono:  Joan of Arc: Into the Fire, un’esplorazione teatrale incentrata sulla figura di Giovanna d’Arco presentata in anteprima al Public Theater di New York (2017); The Institute Presents: NEUROSOCIETY, una serie di ambienti interattivi creati in collaborazione con PACE Arts + Technology che investigano la percezione e i pregiudizi umani (2016); Contemporary Color, un evento ispirato alla tradizione folk americana delle color guard e presentato al Barclays Center di Brooklyn e all’Air Canada Centre di Toronto (2015); Here Lies Love, una produzione teatrale di ventidue canzoni sulla vita di Imelda Marcos, scritta in collaborazione con Fatboy Slim che ha debuttato al Public Theater di New York (2013) per poi spostarsi al National Theatre di Londra (2014 – 15) e successivamente al Seattle Repertory Theater (2017).

Con una spumeggiante carellata di immagini, commentate con effervescente simpatia, Byrne ha esposto presso la sala cinema della Fondazione Prada le sue “motivazioni per  essere allegri”. Stanco delle comunicazioni di massa dal tono inquietante e cupo, Byrne ha iniziato una personale ricerca di progetti positivi implementati nel mondo, così ha scoperto luoghi in cui si utilizza con successo una fonte di energia pulita, la costruzione di una bibblioteca, che ha aiutato un paese ad abbassare gli indici di criminalità, ma anche persone e gruppi attivi, che con il loro operato cercano di apportare migliorie al substrato sociale, passando per la politica, fino ad arrivare alla musica.

Come racconta Byrne: “Ho iniziato a ricercare fatti incoraggianti che accadono intorno a noi. Se la loro efficacia è già stata accertata, se possono essere applicati ad altri contesti, se è possibile estenderli nel tempo, allora perché non analizzarli e invitare altre persone a unirsi al progetto? La verità è che ci sono molte cose incoraggianti che accadono ovunque nel mondo. Scoprirle mi ha dato nuova speranza e, per questo, mi piacerebbe condividerle con gli altri”.

Il moodboard di Reasons to be Cheerful sottende la ricerca di quegli elementi, che si espandono fino alla carriera musicale di Byrne, rappresentando, come ha dichiarato lo stesso artista, il terreno che ha dato vita al nuovo album “American Utopia”, la cui pubblicazione per Todomundo/Nonesuch Records è attesa per il 9 Marzo. Il primo album solista dal 2004 dell’ex Talking Heads, vincitore di un Oscar, un Grammy e un Golden Globe per la colonna sonora de L’ultimo imperatore di Bernando Bertolucci.

“Il disco mette in discussione lo stato attuale della società offrendo una forma di conforto attraverso la musica, il contenuto di Reasons to Be Cheerful riconosce la complessità dei nostri tempi proponendo delle alternative al cinismo e alla disperazione.”

Dopo aver ascoltato il primo brano del nuovo album, “Everybody’s Coming To My House”, attendiamo con impazienza l’arrivo di American Utopia!

Elena Arzani

https://www.reasonstobecheerful.world


Autore

Elena Arzani
Art director, fotografa e giornalista. Masters di Laurea in  Communication Design, and Arts (Central St. Martin’s di Londra). Esercita da oltre 20 anni nei settori della moda, pubblicità ed editoria dell’arte contemporanea e musica. Vive a Milano e Londra.