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DIVA SCARLET – INTERVISTA a TUTTO ROCK!!!!

DIVA SCARLET – INTERVISTA a TUTTO ROCK!!!!

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Oggi si parla di una rock-band composta da sole donne. Per quanto il fenomeno sia abbastanza diffuso -soprattutto nella regione Emilia-Romagna- quello delle “band al femminile ” rimane ancora acceso argomento di discussione nel nostro Paese. Mentre il ruolo della “cantautrice singola” risulta abbastanza “accettato”, sembra esserci ancora un muro per quanto riguarda la creazione di band in cui non vi sia alcun componente di sesso maschile. Per questo e altri motivi, andremo a intervistare oggi un gruppo musicale che calca le scene da più di dieci anni e che nulla ha da invidiare ai colleghi uomini. Testi di qualità, grinta, carisma e buona preparazione tecnica: questo e molto altro sono le Diva Scarlet.

Ciao ragazze, ho avuto modo di ascoltarvi live durante il festival “Rock with Mascara” organizzato da una donna che più rock non si può ovvero Giulia Guandalini (Giuly Witch delle Roipnol Witch ndr) tenutosi allo “Stones Cafe'” di Vignola il 29 agosto. Oltre a farvi i miei più sentiti complimenti colgo l’occasione di domandarvi: come e quando e’ nato il vostro progetto musicale?
Diva Scarlet nasce nel 2004 anche se parte della la formazione esiste dal 1996, anni in cui era impossibile non farsi influenzare dalle sonorità grunge del momento, imbracciare una chitarra e sognare di salire su più palchi possibile. Io e Cecilia ci siamo incontrate tramite amicizie comuni, lei cercava una cantante, io una band così abbiamo detto “facciamolo!” e da allora siamo ancora qui.

Siamo a fine estate e parlare del vostro ultimo singolo”Souvenir” e’ d’obbligo! Nel testo ci raccontate dell’importanza di non portarsi a casa oggetti, ma piuttosto ricordi ed emozioni…qual è stato il vostro viaggio piu’ bello? E cosa vi ha lasciato?
Come band sicuramente il viaggio più bello è stato il tour europeo che abbiamo fatto nel 2011 con il nostro manager Olandese Jordy Duitscher, solcando i palchi di Olanda, Germania, Austria e Spagna, un’ esperienza indimenticabile e molti incontri davvero curiosi. Scoprire le realtà live degli altri paesi, fermarsi dopo i concerti a parlare per ore con le persone entusiaste, ricordo che una volta abbiamo dovuto ripetere l’intero concerto per ben due volte, l’energia sprigionata dal pubblico ci ha completamente ipnotizzate è stato un momento davvero unico .

Viaggiare crea ispirazione per la musica?
Decisamente sì, nuovi incontri, nuove immagini e culture, non possono che essere determinanti per trovare la giusta ispirazione.

Come mai avete scelto il nome”Diva Scarlet”?
Il nome Diva Scarlet racchiude l’immagine di una donna dalla personalità grintosa, sicura, ma allo stesso tempo semplice ed elegante, un po’ come le Dive del cinema di  una volta.

Credete vi siano ancora pregiudizi da parte del mondo musicale maschile verso le donne o stiamo giungendo a una”parità”?
Parità?Temo non si raggiungerà mai, purtroppo la nostra società è fondata sul pregiudizio e sulla disparità, non elencherò qui i numerosi, banali e stupidi commenti che abbiamo ascoltato in questi anni, diciamo che dopo i nostri live l’atteggiamento di molti addetti al lavori è notevolmente cambiato e diciamo che all’estero è molto diverso.

I vostri testi sono profondamente introspettivi e analitici, chi li scrive? Volete parlarci del testo a cui tenete di piu’ e raccontarci cosa avete voluto comunicare?
I testi li scriviamo io e Cecilia, non ce n’è uno a cui teniamo di più, ma il più intenso e significativo è sicuramente non+silenzio, il brano che dà il titolo al nostro secondo album, un brano che parla della violenza sulle donne e sui bambini, quello in particolare, ha portato alla luce diverse testimonianze e confidenze intime che ci sono state regalate dopo diversi concerti.

Nell’epoca dei “talent show” il cantautorato introspettivo fondato sull’autenticità piu’ che sull’immagine può trovare spazio?
Assolutamente sì, il panorama indipendente italiano è pieno di locali, festival, manifestazioni che danno spazio a valide realtà spesso sconosciute, il web oggi ha dato la possibilità a tutti di crearsi un proprio canale, un proprio pubblico, dei veri e propri followers, senza alcun bisogno dei media “ufficiali”,

Quali sono i vostri riferimenti musicali? 
Shannon Wright, St.Vincent, Pj Harvey, Tori Amos, Jeff Buckley, IAMX, Dresden dolls, Skunk Anansie e moltissimi altri. 

Quali band italiane contemporanee (femminili e non) preferite ascoltare?
Gli ultimi album che ho apprezzato molto sono quelli di Daniele Celona, Verdena, Levante, Colapesce, Maria Antonietta e Dente.

Grazie ragazze! Speriamo con quest’intervista di aver incuriosito i lettori e di aver contribuito ad abbattere i pregiudizi! Rock On!

DAFNE D’ANGELO 

http://www.divascarlet.it – 
http://www.youtube.com/divascarlet

Foto di Cheryl Ann Bonsi