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TWENTY-FOUR DAYS – SUPERDOWNHOME

TWENTY-FOUR DAYS – SUPERDOWNHOME

Il blues. Musica di ribellione, musica di riflessione.
Siamo un pò tutti americani in certi momenti, ci sentiamo presi e sbattuti sul palcoscenico della vita con la forza bruta di un pugile che continua a malmenarci.
Nel sud degli States la ribellione ha un colore, quello del Blues, quello dei ritmi incalzanti che sono l’ideale colonna sonora di un film con Mickey Rourke visto al cinema. “Bad Nature” ha questo pregio, trasportarti in pochi minuti dalle nebbie della pianura padana agli stradoni americani che attraversano il deserto. Road music, musica da viaggio, musica che batte forte nei subwoofer di una Bentley in fuga sulla Route 66. Queste sono le sensazioni che può dare un album come TWENTY-FOUR DAYS. Cantato con la voce grezza di chi ha attraversato donne, storie e saloon nell’arco di una sola sera.
Si fanno strada così pezzi con chitarre ululanti come “Over You”, con quella sensualità in movimento che non può che farti sobbalzare dalla sedia. Il rock made in U.S.A ha una spinta diversa da quello nato col Dna italiano. Il rock made in U.S.A puzza terribilmente di tabacco e Mississippi. Non a caso uno dei brani contenuti nel disco è un vecchio standard americano contro la guerra, “Down in Mississippi”. Il classico “Tan ta na na naaa” del blues ricorre in molti dei pezzi di TWENTY-FOUR DAYS. L’anima portante del disco è una voce grezza che su un tappeto di chitarre grida pacatamente rabbia, amore e solitudine. L’anima nera dell’America, quell’America che ha il ritmo nel sangue è l’ispiratrice di uno stile musicale che ad ogni latitudine, in ogni bar, in ogni saloon fa sempre figura ed effetto. D’altronde, come la storia dell’umanità insegna, arriviamo tutti da laggiù, un posto comune per tutti. Un saloon dell’Alabama.
Goodbye Girl.

Brighenti Cristian

Voto 7,5

Tracklist:
TWENTY-FOUR DAYS – SUPERDOWNHOME
1 – TWENTY-FOUR DAYS
2 – STOP BREAKING DOWN BLUES (Robert Johnson)
3 – OVER YOU
4 – NOBODY KNOWS
5 – DISABUSE BOOGIE
6 – LONG TIME BLUES
7- DOWN IN MISSISSIPPI (J.B. Lenoir)
8 – BAD NATURE
9 – KICK OUT THE JAMS (MC5)
10 – GOODBYE GIRL

(album registrato, mixato e masterizzato nell’ottobre/novembre 2017
al Bluefemme Stereorec da Marco Franzoni)

Ma chi sono i SuperDownHome?
I SuperDownHome si formano nel giugno del 2016.
Sono un duo di rural blues formato da :
Henry Sauda alla voce, Cigar Box, Diddley Bow e Lap Steel. 
Beppe Facchetti alla cassa, rullante, low-boy e crash.
-Henry Sauda, già cantante/chitarrista dei Granny Says e degli Scotch.
Beppe Facchetti, gia batterista con Elizabeth Lee’s Cozmic Mojo, con Louisiana Red, Rudy Rotta, e Slick Steve & The Gangsters.
I due decidono di collaborare e formare un duo legato sì alle tradizioni del blues rurale, ma proiettato pure verso spazi personali e contaminati da rock’n’roll, country, folk e punk.

Gli artisti da cui prendono lo spunto iniziale sono soprattutto Seasick Steve e Scott H. Biram.
E’ ispirandosi a Seasick Steve che optano per la scelta di strumenti come la Cigar Box o la Diddley Bow. Per quanto riguarda Scott H. Biram, da lui mutuano l’approccio minimal e la commistione fra mood morbido e selvaggio. 
I due passano buona parte dell’estate/autunno 2016 a sperimentare, cercare un suono definito e a registrare materiale originale.
Nell’aprile del 2017 esce il primo EP eponimo co-prodotto con Marco Franzoni e registrato al Bluefemme Stereorec di Brescia. Nel frattempo decidono di mettere in video due dei brani dell’EP e su YouTube si possono trovare “Can’t Sweep Away” e “Booze Bloodhound” con regia di Ronnie Amighetti che li ha seguiti anche tutt’estate 2017 registrando materiale live per il prossimo video in uscita a gennaio.
Parecchi concerti e festivals all’attivo nel 2017. Fra gli altri il Narcao Blues – Soundtracks Festival – Lido Blues – Lontano Da Festival e due opening di prestigio (Fiamene Festival 2017 – Opening act per Doyle Bramhall Jr e Soiano Blues Festival – Opening act per Andy J. Forest).

Nell’ottobre del 2017 il duo entra in studio per registrare un nuovo prodotto che si intitola Twenty-Four Days, sempre con Marco Franzoni alla coproduzione e sempre al Bluefemme Stereorec.
Nel disco figurerà anche il contributo di Popa Chubby che, sentito il materiale del duo e piaciutogli il sound, ha accettato di collaborare su due brani. 
Il disco uscirà fisicamente con il marchio Slang Records e digitalmente per Warner. 

Il release party è stato fissato per il 25 Dicembre 2017.