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L’INTROVERSO – Una primavera

L’INTROVERSO – Una primavera

Questa volta l’ascolto che mi si propone riguarda un gruppo di Milano, che nonostante si porti sulle spalle poco meno di un lustro di attività, sembra far trasparire una nascita e crescita artistica di più lunga data. IO uscito nel 2013 per la Stanza Dischi, si propone come un album in cui Nico Zagaria (che oltre a cantare è autore di testi e musiche) rivela molto di sé stesso, per via di una naturale confidenza compositiva in cui sentimenti e pensieri molto personali in grado di far traspirare attraverso canzoni d’autore melodiose ed energiche nel contempo. La positiva risposta di pubblico non tarda a farsi sentire così come sul finire dello stesso anno, gli apprezzamenti ricevuti al Meeting delle Etichette Indipendenti aprono le porte ad un meritato calendario di date dal vivo in Italia.

Da questa seconda fatica – registrata anch’essa presso il Noise Factory del capoluogo lombardo, – si subodora una maturità di scrittura dei pezzi, prima prefissa e gradualmente raggiunta, smussando a favore di una moderna forma di rock made in Italy, le numerose influenze che in precedenza tenevano il gruppo saldamente ancorato alle lezioni inglesi assimilate durante gli inevitabili ascolti di gioventù dedicati in prevalenza a The Smiths, Stone Roses ed Oasis.  E’ facile così imbattersi in brani in grado di ritrarre fedelmente impulsi e pathos di chi ha vissuto gli innumerevoli disagi della periferia, profittando della loro esclusività e rendendoli di tutti, attraverso musiche e testi originali dal notevole impatto.  Scelta indovinata per l’apertura è “Tutto il Tempo” un”immagine di trasparente lucidità interiore in cui si fa fatica a non respirare la purezza dei Coldplay di PARACHUTES, riuscendo abilmente a dribblare il rischio di cadere nel già sentito.  Nella disarmante “Uguali” è facile cogliere una dolcezza narrativa che guidata dalla pacatezza delle chitarre è resa ancor più amabile dall’ inaspettato quanto emozionante finale del soave violoncello suonato per l’occasione dalla bravissima Bruna Di Virgilio. E se in “Prima o Poi” che sembra accondiscendere un certo gusto contemporaneo cala un pò il mordente, con l’urgenza simil new wave di “Mi Rialzo” torna ad alzarsi il tiro per poi con “Estranea” (la parola più ripetuta di un ritornello sul disco…?), catturare quell’intrinseca bellezza che fa considerare ed apprezzare ancora oggi la scrittura di Federico Zampaglione dei Tiromancino. Al di là delle parole e lasciando (come deve essere) parlare la musica, coinvolgono e conquistano prima “Ti Odierai” che per suono cristallino ed intensità espressiva strizza rispettosamente l’occhio agli U2 più canonici, e poi “Manie di Grandezza” un genuino esempio di pop rock tricolore, rappresentando insieme a parere di scrive i momenti più alti dell’album.

Il disco arricchito dalla produzione di DavideDiviAutolitano dei Ministri viene alla luce in un periodo storico in cui a regnare sovrani sono per lo più meritevoli vincitori di reality show, dimostrandosi un prodotto al passo con i tempi atto a comprovare che in circolazione vi siano musicisti – seppur consapevoli di un eterno debito di riconoscenza verso chi li ha preceduti, – coerenti di una propria identità artistica: un finissimo equilibrio tra il già sentito ed il chissenefrega!

CLAUDIO CARPENTIERI
Voto 8/10

Tracklist:
1.     Tutto il tempo 3.59
2.     Manie di grandezza 3.31
3.     Il finestrino 3.54
4.     Stomaco 3.46
5.     Uguali 3.40
6.     Prima o poi 3.44
7.     Solo questa notte 4.18
8.     Ti odierai 3.54
9.     Mi rialzo 3.38
10.  Estranea 3.28
11.  Una primavera 4.09
 
Credits:
Label: Ruggito Music/ Commenda 33
Pubblicazione:2015

Band:
Nico Zagaria: Voce;
Marco Battista: Chitarre;
Futre: basso;
Elia Rocca: batteria.
 
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