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WIRE – LIVE @ BOLOGNETTI ROCKS (BOLOGNA 30-7-2015)

WIRE – LIVE @ BOLOGNETTI ROCKS (BOLOGNA 30-7-2015)

Quello che approda nel weekend finale della sontuosa rassegna del Bolognetti Rocks, è una band inglese nata dalle ceneri del punk, quel genere che si ama definire post-punk, tecniche più raffinate ed eleganze di stampo new-wave si mescolano ai suoni maleducati del genere primordiale. Autori di album di grande impatto, soprannominati i Punk-Floyd a suo tempo, a testimonianza di una qualità indiscussa, registrano stasera un clamoroso pienone nel chiostro della Bologna rock storica.

Vestiti di nero, ti aspetti che inizino come sempre in questi casi con i nuovi successi, invece resuscita dal 1988 la storica Boiling boy, l’incanto si crea immediatamente, i toni ossessivi, lentamente ritmati, quasi doom, ma solidi ed affascinanti spianano subito la platea che assembra il sottopalco. Il colore nero classico della band si fonde con i suoni senza sbavature di SIlk skin paws, ondulata e con solide sequenze di basso, una splendida tossica Mekon headman ci riporta indietro di qualche anno a ricordare la lunga militanza della band. Una sfilata di pezzi perfetti, Simms alterna la chitarra ad effetti distorsivi di sapiente fattura, il basso di Lewis è gran protagonista, sulfureo e granitico, pizzicato con violenta passione, il feeling del gruppo è totale, In Manchester è di delirante bellezza, Drill è ficcante come una pendola a pavimento con il suo incedere feroce,  Swallow ed Harpooned si incanalano con fascino senza tempo. Dimenticate i suoni taglienti e storti del punk, la sua arroganza bruciante, i ritmi forsennati, qui siamo di fronte un genere quasi unico, le tonalità post-punk si mescolano ai colori agrodolci della new wave, le chitarre sono dolcemente in chiaroscuro, il ritmo è cementato, è corre su binari lenti, quasi ossessivo nel suo martellio perenne, regna una soffusa e raffinata miscela musicale. L’interpretazione di Newman è di scintillante perfezione, i capelli persi non influiscono sulla geniale capacità di creare emozioni. Il bis è da sollucchero, Brazil, Adore your Island e Used to si concatenano strettamente, un Encore di spessore tale da lasciare estasiati, scene di totale idolatria ed entusiasmo si srotolano con composto entusiasmo in cori, backvocals e battiti di mano a profusione.

Se Covo Club, Osteria Dell’Orsa & Jukebox Cafè volevano fare un regalo ad una manifestazione cui avevano già donato perle come Fede Poggipollini e Neneh Cherry, per non scordare mr. Strokes Julian Casablancas, non potevano scegliere meglio della magia creata dai Wire.  Se questi “ragazzi” passano dalle vostre parti l’unico consiglio che si può dare è di non farseli scappare.

MAURIZIO DONINI
Photoset by TEFFAN HAWK 

Credits: si ringrazia l’ufficio stampa del Bolognetti Rocks per l’organizzazione e la sempre impagabile disponibilità e cortesia.

Setlist:
Boiling boy
Silk skin paws
Wolf boar
Mekon headman
Burning bridges
High
In Manchester
Drill
Stealth of the stork
Split your ends
Octopus
Blessed state
Swallow
Harpooned
Encore:
Brazil
Adore your island
Used to

Members:
Colin Newman – voce, chitarra
Graham Lewis – basso
Robert “Gotobed” Grey – batteria
Matthew Simms – chitarra

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