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REVENIENCE – Intervista alla band in occasione del release party di Daedalum 

REVENIENCE – Intervista alla band in occasione del release party di Daedalum 

In occasione del release party del nuovo album all’Alchemica di Bologna, abbiamo intervistato i Revenience.

Revenience, questo è il vostro primo album, quando nascete?
Si sono intrecciate molte storie, abbiamo cambiato nome e formazione e varie volte prima, questo gruppo è nato nel 2014 e si è consolidato durante la realizzazione del disco possiamo dire. Abbiamo iniziato l’attività nel contest a Reggio Emilia l’anno scorso ed era dicembre 2014, fra l’altro il contest lo abbiamo visto.
 
Il vostro background musicale dove affonda le radici?
Fausto: io e Pasquale, il tastierista, veniamo dal progressive, abbiamo anche fatto un disco nel 2008.
 
Nel vostro disco non vedo del progressive però.
Abbiamo voluto scavare la parte sinfonica andando più sul metal, un poco di elettronica ogni tanto, togliendo i falsetti. Abbiamo voluto evitare lo stile sinfonico tipo Nightwish, abbiamo puntato su una vena più moderna e dark, anche con il contraltare del growl. Debora poi viene dal pop-rock addirittura. Ci sono tante sfaccettature nelle nostre radici musicali insomma, ci sta perfino la fantastica scuola metal pugliese. Tanti Dream Theater da piccoli….
 
Quindi in che filone vi vedete?
Eravamo partiti come gothic, che non è solo il genere Nightwish,  abbiamo inserito suoni più sporchi, del mellotron, ci vediamo come modern metal ecco. La nostra idea è stata di costruire una forma canzone senza perderci in assoli strumentali, come hai visto di riff ce ne sono molto pochi. Non abbiamo comunque preclusioni, se viene fuori qualcosa che ci piace lo facciamo.
 
Adesso che cosa vi piace ascoltare?
Bella domanda, Anathema e Opeth!! Soen, Genesis, il nuovo progressive come i Destrage
Pasquale: io ascolto ancora Emerson, Lake & Palmer (da buon tastierista)
Debora: Tori Amos, Lana Del Rey, sono molto più commerciale insomma
Vedi poi che nell’album ci sono pezzi più vecchi e più nuovi dove si trovano varianti, come nel singolo Shamble, pop, insomma non ci neghiamo niente.
 
Dei nuovi metodi di distribuzione digitale come Spotify e iTunes cosa ne pensate?
Con il volume di uscite di oggi non è pensabile usare solo il supporto fisico, poi ti permettono di raggiungere tutto il mondo.
 
Con i social che rapporto avete?
Ottimo
Per la musica
Per le ragazze
Che ti piaccia o meno comunque ci devi stare, usiamo meno twitter perché non ci pare adatto per una band con il limite a 300 caratteri, non lo troviamo molto utile a dire il vero
 
Progetti futuri? Tour?
Insieme ad un nostro amico, Simone Lanzoni degli Eva Can’t, organizziamo un festival metal a Pianoro dove chiamiamo dei gruppi, dovrebbe essere il 14 maggio, Spring of Darkness, abbiamo firmato con una etichetta, la Sliptrick Records, che punta molto sul mercato dell’est.  Poi ci siamo candidati per il festival metal in Belgio e quello sarebbe un colpaccio. Diciamo che al momento siamo focalizzati sull’uscita del disco versione normale, poi la versione giapponese che è proprio diversa con altra cover, una bonus track che sarà una cover degli Opeth, di cui faremo anche una videoclip in studio, un altro videoclip di un altro singolo dell’album, probabilmente Revenant, che anticiperà l’uscita dell’album in Giappone. Poi contiamo di suonare molto dal vivo, i festival estivi, per farci conoscere, magari assieme ad altri gruppi, anche se noi tendiamo a suonare molto all’estero, perché in Italia vivi molto di riflesso, suoni all’estero e torni qui quindi sei quello che ha suonato magari in America. 
 
MAURIZIO DONINI
 
 
Membri:
Debora Ceneri – Vocals
Michele Di Lauro – Guitars
Fausto De Bellis – Bass&Guitars
Pasquale Barile – Keyboards&Synths
Simone Spolzino – Drums&Growl
 
http://www.revenience.net/wordpress
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