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HOME FESTIVAL: ANDREA BUTTIGNOL – intervista al responsabile food & beverage

HOME FESTIVAL: ANDREA BUTTIGNOL – intervista al responsabile food & beverage

ANDREA BUTTIGNOL – Responsabile food and beverage dell’evento, è la persona che dà da bere e da mangiare a centomila persone. Sa quanti litri di birra si bevono in media e conosce tutti i food truck di tendenza. Quest’anno la sua sfida è gestire il token, la moneta virtuale.
 
ANDREA BUTTIGNOL piacere di conoscerci, sfamare tanta gente quanto è gravoso?
Ciao piacere mio! Realmente non sono io ai fornelli quindi il grosso del lavoro lo fanno tutti quei cuochi e aiutanti vari che si mettono ore ed ore davanti a griglie e piastre bollenti. La parte dura del mio lavoro è organizzare tutti i punti bar sull’area (quest’anno 19) che devono essere funzionali e rispondere alle logistiche di flussi di persone  che si spostano durante i vari concerti.
 
Quali sono le tendenze e le preferenze del popolo dei concerti che si trova a gestire?
La tendenza a livello di consumi va in base agli artisti che salgono sui palchi: un anno la gente beve più long drink, un altro anno bevono più spritz…ma la conferma è sempre la birra. E’ la certezza di ogni concerto.
 
Approvvigionare, distribuire, rifornire, comporta anche la gestione di file, quali accorgimenti usate per minimizzare i disagi?
Nel corso degli anni sono state messe a punto delle procedure che ci permettono di avere quasi in tempo reale i consumi per i punti bar, capire le giacenze, effettuare approvvigionamenti notturni. Non è possibile usare un gestionale preimpostato perché le dinamiche, i punti somministrazione, il loro numero, il tipo di prodotti cambiano ogni anno. Creare uno storico è pressoché impossibile se si intende riutilizzarlo gli anni successivi. Diciamo che passiamo molte ore davanti ai file excel.

Il tema dell’anno sono i token, basta chiedere e/o leggere sui social, odiati dalla stragrande maggioranza del pubblico, eppure continuano ad aumentare e li troveremo anche all’Home Festival. Quali sono i motivi di questa scelta?
La gestione degli incassi coi token permette uno smaltimento dei flussi di persone  che non si trovano piu imbottigliate a fare le code per lo scontrino e per bere o mangiare: in cassa è tutto più veloce perché non si sta li a pensare cosa prendere, il cassiere non deve capire cosa battere.  
 
Ma un sistema di POS contactless come già avviene all’estero insieme ai token non sarebbe preferibile?
Sì, ma purtroppo i cablaggi dei segnali sull’area ancora non ce lo permettono. Il prossimo step sarà sicuramente quello, l’idea infatti da cui è nato il token è arrivare ad avere il cashless. La gestione, la logistica, i conteggi sarebbero molto più facili e semplici oltre che immediati. Anche per la mia squadra del Food & Beverage tutto il lavoro di inventariato e data entry verrebbe pressoché azzerato.

Avete sorprese in serbo per il festival 2017?
La vera sorpresa è il punto bar principale sull’area. Una cisterna piena di birra che è stata allestita come fosse il nostro locale, quello da cui è partito tutto il sogno di Home Festival. Qualche foto è già trapelata ma dal vivo fa davvero impressione.
 
Dove la troviamo una volta finito il festival?
Faccio parte della squadra che lavora a Home Festival tutto l’anno. Organizziamo anche altri eventi durante gli altri mesi, ma la base rimane sempre a Home Rock Bar, i nostri uffici sono dislocati lì vicino. Detto questo a fine festival è più facile che mi troviate qualche giorno ad Ibiza a riposarmi! 

MAURIZIO DONINI

 
www.homefestival.eu