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DROP D – Intervista alla band

DROP D – Intervista alla band

In occasione della data dello scorso 8 settembre come opening dei Rezophonic al Mojito Cafè di Imola, abbiamo avuto il piacere di intervistare la band dei Drop D apprezzata sul palco mentre suonava. Risponde il frontman De Marco con tutta la band a supporto.
 
 
Ciao ragazzi, raccontatemi un poco come è nata la vostra band.
In pratica è nata tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, siamo compagni di classe dalle medie se non dalle elementari. Ci piace questo genere modern rock o alternative rock, diciamo gli Alter Bridge sicuramente, nu-metal come lo chiamano adesso. Quindi abbiamo deciso di suonare questo tipo di musica, ma con tempi diversi, storti potrei dire.
 
Drop D, da dove viene il nome?
La nostra accordatura rispetto una chitarra normale è tutta abbassata di un tone e mezzo, oltre ad avere il drop sull’ultima nota grave che quindi diventa un SI. Poi Drop B ci suonava male e quindi abbiamo scelto Drop D. La particolarità del nostro suono è proprio questa, il che mi consente di cantare nei miei toni.
 
La vostra discografia cosa comprende?
Abbiamo questo album uscito l’anno scorso, Bipolar Disorder, una sorta di concept album, che in questi 9 brani si narra la storia di questa ragazza che all’inizio va da uno psicologo per uscire da una storia con uno che la trattava male. Poi alla fine si scopre che in realtà lei ha combattuto con la sua parte oscura, da qui il bipolarismo. Il disco finisce con lo psicologo che le dice che ora ha preso coscienza di sé stessa e può andare avanti.
 
Il concept è un tipico prodotto del prog.
Vero, infatti ci piacciono molto i Dream Theater e tutto il genere del prog metal.
 
Il processo creativo come avviene?
A seconda di chi ha l’ispirazione, scriviamo i pezzi in italiano poi vengono tradotti in inglese, oppure direttamente in inglese. Dipende dal livello di conoscenza della lingua. In genere io scrivo lo scheletro adatto alla mia linea di voce con un riff di chitarra, poi ci lavoriamo tutti assieme e facciamo uscire il pezzo, oltretutto adesso abbiamo un gran bassista che sa scrivere alla grande le sue linee di basso.
 
Suonare dal vivo come va? Trovate bene?
Adesso con la Sbati Management sicuramente meglio, ci trovano molte date, il prossimo 19 novembre saremo all’Estragon ad esempio.
 
Cose che via piace ascoltare adesso?
Come sempre i Symphony X, i Periphery sicuramente 
 
MAURIZIO DONINI

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Band:
Andrea “Derme” De Marco – Lead Vocals, Guitar
Flavio “Flev” Fiumi – Guitar, Vocals
Patrik “BM” Betti – Bass, Vocals
Michele “Gollo” Gollini – Drums
 
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