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TERESA PLANTAMURA – Tra delicatezza e tenacia, la sua musica 

TERESA PLANTAMURA – Tra delicatezza e tenacia, la sua musica 

Natura e femminilità sono compagne che, di pari passo, accompagnano per mano l’animo di un’artista da non definire, ma semplicemente da ascoltare abbandonandosi alle note dolci/amare del suo cantautorato verace. Il suo ultimo singolo “Dolores (Franziska Zu Reventlow)” ci parla di una donna vissuta in un secolo diverso da questo, ma più attuale che mai. Andiamo a conoscere meglio Teresa Plantamura e la sua femminilità d’altri tempi…

Toscana d’adozione e Pugliese d’origine: sono quindi due “le terre” che vivono dentro di te, Teresa. Questo tuo cognome, Plantamura, mi aveva inizialmente rimandato persino a un’origine spagnoleggiante…insomma, tutto di te parla come di un’artista “cittadina del mondo”, che prende spunto da tanti “luoghi” non soltanto fisici, ma anche dell’anima. Ti va di parlarci del tuo rapporto col mondo circostante e di cosa rappresenta per te “il viaggio”?
Il mio rapporto con il mondo circostante è fatto sopratutto di curiosità. Mi piace conoscere, scoprire,vivo la realtà in tutta la sua bellezza e le sue problematiche. Ma sono anche una sognatrice con una valigia sempre pronta a partire per luoghi immaginari dove posso creare storie, personaggi, cose, eventi che diano vita ad un avventura ricca di emozioni. Quindi, è bello sentirsi citare come un artista cittadina del mondo …ma anche del mondo fantasy!

Tu sei una cantautrice donna: pur avendo fatto numerosi passi avanti in merito alla cosiddetta “parità” non possiamo negare che nel nostro Paese vige ancora un acceso maschilismo; che ne pensi? Come ti poni nei confronti di questo argomento?
È vero, tendenzialmente vige il maschilismo ma questo mi stimola ancor più ad uscire allo scoperto e a mettermi in gioco. Io nasco come interprete, di autori maschili ne ho cantati tanti, ho cantato i loro pensieri i loro amori; oggi la mia penna è femmina e cerco di trattare gli stessi argomenti e di pormi nell’ambiente musicale con due caratteristiche che da sempre hanno caratterizzato la donna: la Delicatezza e la Tenacia

Il tuo nuovo singolo “Dolores (Franziska Zu Reventlow)” è un vero e proprio inno alla libertà e al desiderio di liberarsi di certi “schemi mentali” che attanagliano pesantemente la nostra società. A tuo parere sarà realmente possibile liberarsene? Che ruolo può avere la musica in questo?
Credo e spero vivamente di sì. Mercedes Sosa cantava “Todo Cambia”. La musica essendo parte fondamentale della vita di ognuno di noi, ha il potere di veicolare contenuti importanti e messaggi che possono influenzare il pensiero comune.

Tra umidità tra umanità”, tuo singolo del 2014, è accompagnato da un video che ritrare un bellissimo paesaggio naturale. Vuoi raccontarci dove ti trovavi e che rapporto hai con la natura?
Imprescindibile il mio rapporto con la natura. Il videoclip “Tra umidità tra umanità” è stato girato a San Giuliano Terme (PI) in una cava dismessa. È stato lunico luogo che poteva dare supporto a quel brano. La natura è stata protagonista all’ennesima potenza e al suo centro c’ero io, accarezzata dal vento e contornata del verde e dall’azzurro cielo. Una fusione perfetta tra Lei e me.

Tu scrivi in italiano, mentre molti tuoi colleghi prediligono l’utilizzo della lingua inglese, inoltre introduci spesso riferimenti alla letteratura e a studi “più alti”. Credi vi sia un nesso tra l’arte musicale e quella letteraria?
La mia lingua è l’italiano, cerco di utilizzare ciò che mi appartiene. La considero una lingua bellissima, mi dà la possibilità di esprimermi con accenti e sfumature che solo una discreta padronanza di linguaggio può dare. Per quanto riguarda l’arte musicale e la letteratura a mio avviso c’è uno strettissimo nesso tra loro. Nello stesso istante in cui io scrivo un testo musicale rientro nel genere letterario. O semplicemente pensando ad una poesia mi viene in mente il ritmo che la contraddistingue.

Che musica ascoltavi da ragazza? Ha influenzato il tuo modo di essere musicista?
La famiglia in cui sono cresciuta, appassionata di musica lirica, classica e anche leggera, attraverso romanze sinfonie e motivetti mi ha fatto innamorare della musica,il suono delle bande musicali che attraversavano le strade del paese allietavano le mie vacanze in Puglia e mi lasciavano dentro qualcosa che è diventato sentimento. In seguito ho conosciuto e amato la musica popolare, il fado appassionato di Amalia Rodrigues e poi la vecchia Roma di Gabriella Ferri, la musica napoletana così allegra e così struggente e poi la bossa nova d’oltre oceano !!! Fui attratta dal grido di gioia e di dolore che la gente manifestava, colma di canti semplici ma pieni di passionalità. Mi preme ricordare un artista che ho sempre stimato e seguo molto: Bruce Springsteen. Tutto questo ha sicuramente influenzato il mio modo di comporre.

In quest’epoca di precariato lavorativo e sentimentale e di diffusi femminicidi in cui gli uomini spesso e volentieri prediligono rapporti “mordi e fuggi” rifuggendo le donne “impegnative” e passando quindi da due estremi: troppa possessività oppure eccessiva e violenta indifferenza,  un’artista come te è riuscita a realizzare il proprio sogno d’amore?
Effettivamente il contesto in cui viviamo è molto difficile e complesso. La mancanza di stabilità (economica/ lavorativa) crea enormi squilibri anche a livello sentimentale. E spesso gli eccessi la fanno da padrone in questo momento storico così complicato. Il mio sogno d’amore è la Vita, nella sua interezza e bellezza. Assaporo le piccole e grandi cose che mi regala, affrontandola sempre con un sorriso anche in momenti meno facili.

Cosa ne pensi delle religioni e delle guerre che si scatenano in nome di quest’ultime?
Sono contraria ad ogni forma di violenza verbale e -a maggior ragione- fisica. La guerra nel mio immaginario non dovrebbe esistere men che mai in nome di un Dio.

Dove e quando potremo ascoltarti “live”?
Nel corso dell’estate 2015 mi sono esibita più volte in pubblico, e tra queste esibizioni mi piace ricordare con molta soddisfazione la partecipazione all’Acoustic Guitar Meeting in Sarzana (SP).La prossima data sarà sabato 22 agosto nella stessa città, ospite di una meravigliosa manifestazione dedicata a Fabrizio De Andrè, “Laboratorio De Andrè” e di questo ne sono orgogliosa.

Hai in progetto di collaborare e creare featuring con qualche artista? Se si con chi ti piacerebbe farlo?
Si, posso dire che è un progetto al quale ho pensato, anche se un nome certo ancora non ce l’ho, magari avverrà, e qui mi potrei  ricollegare al sogno d’amore: ogni qualvolta scrivo un brano, è come se dessi vita ad un “qualcosa” ad una mia creatura e lo faccio con tutta l’attenzione e la cura che posso; poterla condividere con un Artista che stimo sarebbe come condividere lo stesso Amore. Si vedrà.

Ciao Teresa e grazie per esserti aperta a noi di Tuttorock!
Ciao a voi.

DAFNE D’ANGELO

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