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W.A.S.P. “The re-idolized tour – 25th anniversary The Crimson Idol” op. …

W.A.S.P. “The re-idolized tour – 25th anniversary The Crimson Idol” op. …

Che Vertigo sia da sempre un punto di riferimento per il filone metal è assodato, e stasera all’Estragon porta il mito dei W.A.S.P. , storico gruppo di primo piano dello shock-rock, così come viene definito. Band di sicuramente non agile approccio caratteriale, nota anche per feroci risse con altre band, ma sempre nel giro ‘che conta’, a livello di Iron Maiden, Motorhead, Motley Crue.
 
L’opening è affidato ad un’altra band storica bolognese, i Rain, il loro ultimo lavoro, Spacepirates, continua a mietere successi ed unanime consenso, la formazione assestata alla perfezione dopo l’entrata del nuovo frontman ‘Evil Mala’, la macchina appare perfettamente rodata e tirata a puntino. Qualità musicale, impatto sul palco, potenza, il set proposto scalda alla grande il pubblico che sta riempiendo l’Estragon e riceve i più che meritati applausi ed urlati consensi.
 
Setlist:
Love in the back
Kite ‘n’ roll
Hellfire
Bang bus
Intro – Spacepirates
Encore:
Cops
Blackford
Outro – The gate
 
MEMBRI:
Maurizio ‘Evil Mala’ Malaguti – (vocals) 
Alessio “Amos” Amorati (vocals/guitars) 
Freddy ‘V’ Veratti- (vocals/guitars) 
Gabriele “King” Ravaglia – (bass) 
Andrea ‘Gunner’ Fedrezzoni (drums) 
 
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E poi ci sono loro, I W.A.S.P. , che siano dei ‘pervertiti sessuali’ come il loro acronimo, serigrafato sul loro primo album, non è dato sapere e nemmeno vogliamo approfondire, che peraltro siano una grande rock band è un dato di fatto. Il Re-Idolized tour celebra il 25° Anniversario di questa rock opera che racconta la triste storia di un ragazzino abusato che trova conforto e riscatto tramite il rock e la chitarra elettrica. Restando sul tema concertistico, impressionante la coreografia con 3 maxi-schermi alle spalle della band su cui scorrono le crude e sconvolgenti immagini di The Crimson Idol. E davanti una band straripante, con un Blackie in grande spolvero abbigliato in un misto tra Alice Cooper ed i Kiss, e se gli abiti di scena degli altri sono più ‘normali’, non sono per questo meno esplosivi. Duda violenta ripetutamente il suo basso, Blair inanella riff selvaggi a tutto andare, l’ingresso dell’ex-Angriano Priester al drummin’ ha comportato un ulteriore salto di qualità nella ritmica e nel suono della band.
 
Se il reprise 25nnale di The Crimson Idol ha acceso il calore e l’ululato del pubblico che riempito l’Estragon con una verve ed una sulfurea esplosione di rock, l’encore che suonato un quartetto pescato tra i tanti grandi successi della band ha alzato ancora l’asticella arrivando a livello atomico. Golgotha e I wanna be somebody si sono trasformate in un lungo e rovente anthem che ha concluso una serata di estasiante e shockante rock.
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by ALESSANDRA MERLIN
 
Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento con Estragon Club.
Setlist:
The Crimson Idol
The Titanic Overture
The Invisible Boy
Arena of Pleasure
Chainsaw Charlie (Murders in the New Morgue)
The Gypsy Meets the Boy
Doctor Rockter
I Am One
The Idol
Hold on to My Heart
The Great Misconceptions of Me
Encore:
L.O.V.E. Machine
Wild Child
Golgotha
I Wanna Be Somebody
 
Band:
Blackie Lawless – lead vocals, rhythm guitar, bass, drums, keyboards
Doug Blair – lead guitar, backing vocals
Mike Duda – bass, backing vocals
Aquiles Priester – drums
 
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