WARREL DANE + Lehmann – Live @ Alchemica Music Club, Bologna 17-9-2016
L’unico rimpianto è non vedere insieme a Warrell Dane l’intera formazione dei Nevermore, ma il cuore mi dice che per questa volta ci possiamo passare sopra tranquillamente.
Il compito di aprire la serata spetta a Lehmann, gruppo romagnolo che ci presenta un heavy metal / hard rock molto contaminato da influenze moderne, a tratti industrial con sfumature che sanno di Mercyful Fate. C’è da dire comunque che la voce di Lehmann ben si staglia sulle chitarre di Neil e Ivan, potenti e massicce.
Il gruppo ha sicuramente un’ottima tenuta di palco, maturata negli anni in seguito a lunghi tour esteri, ma anche in questa data in cui giocano in casa riescono a catturare l’attenzione del pubblico accorso, di cui la maggior parte arriva da altre regioni d’Italia.
Le chitarre di Thiago Oliveira e Johnny Moraes spiccano con i loro riff taglienti anche su “The River Dragon has Come” ma è con “The Heart Collector”, brano emozionante e intriso di tristezza, che anche le ultime resistenze si dissolvono. Warrel scherza con il pubblico quando annuncia i brani, in quanto la scaletta rispecchia fedelmente la tracklist dell’album e non permette sorprese, e il prossimo pezzo ci riporta in mezzo alla bolgia massacrando le nostre orecchie e le nostre ossa, “Engines Of Hate” è una vera e propria botta sullo sterno, seguita a ruota dalla cover di “The sound Of Silence” ovviamente rivisitata in pieno stile Nevermore.
Ci avviciniamo alla fine dell’album ma non per questo a canzoni meno gradevoli o più Bside, perchè con “Insignificant”, “Believe in Nothing” e la titletrack “Dead Heart in a Dead World” arriviamo a brani che sono allo stesso livello qualitativo dei precedenti, e ci permettono di apprezzare il lavoro anche degli altri musicisti, in primis il bassista Fabio Carito con la sua tshirt azzurra dove campeggia la scritta Italia e il devastante e monolitico batterista Marcus Dotta.
Dopo qualche minuto di pausa, dove sia il gruppo che il pubblico possono riprendere fiato, dato che la temperatura interna del locale ormai sfiora le temperature tropicali, si ricomincia senza sosta con “Enemies Of reality”con il suo refrain ammiccante e le sue cupe atmosfere per poi passare ad un’anteprima, “As Fast As The Others”, brano che sarà nel nuovo album solista di Dane; in chiusura vengono scelte alcune canzoni tratte da “Praises to the War Machine” e purtroppo nessuna dei Sanctuary, come invece inizialmente annunciato.
Ma come si può concludere un live del genere senza una devastazione totale e completa? “BORN” assolve proprio a questa funzione, devastarci fisicamente con un pogo incessante, con la voce del biondo cantante che appare appena un po’ affaticata, ma che assolve la sua funzione in modo più che degno, mentre la macchina da guerra che è dietro le pelli martella incessantemente e le chitarre stridono e incantano durante gli assoli. Una serata sicuramente da ricordare, dove Warrel Dane ha dimostrato di aver fatto la storia e di aver lasciato un segno indelebile su ognuno di noi con questo capolavoro.
Report & photoset by ALESSANDRA MERLIN
Credits: si ringrazia Alchemica Music Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Intro: Precognition (Nevermore song) Narcosynthesis (Nevermore song) We Disintegrate (Nevermore song) Inside Four Walls (Nevermore song) Evolution 169 (Nevermore song)
The River Dragon Has Come (Nevermore song) The Heart Collector (Nevermore song)
Engines Of Hate (Nevermore song)
The Sound Of Silence (Simon & Garfunkel cover) Insignificant (Nevermore song)
Believe In Nothing (Nevermore song)
Dead Heart In A Dead World (Nevermore song)
Encore:
Enemies Of Reality (Nevermore song) As Fast As The Others
Brother
When We Pray
Encore 2:
August
Born (Nevermore song)
https://www.facebook.com/pages/Warrel-Dane/103087976398827?rf=111992622145581
https://www.facebook.com/lehmanntheproject
https://www.facebook.com/alchemicaclub