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THE ZEN CIRCUS “La terza guerra mondiale tour” – Live @ Locomotiv Clu …

THE ZEN CIRCUS “La terza guerra mondiale tour” – Live @ Locomotiv Clu …

Abituati a spendere mutui per assistere a concerti di gruppi che portano più ghostsinger che roadies al proprio seguito, la domanda “Ma voi avete mai visto un concerto degli Zen? Se la risposta è no non avete visto proprio niente!” può apparire esagerata e pretenziosa.  Ma su questa innestate la regola aurea e ferrea che vige in questi casi e che è la massima Appiniana “Ai concerti dei Circus vige solo una regola, più voi fate casino, più noi facciamo casino!”, ed inizi il delirio. Ricordando ai naviganti che il trio toscano, impreziosito ora dall’inserimento della chitarra del maestro Francesco Pellegrini, proviene da quella zona di ‘merda’ tra Pisa (soprattutto) e Livorno, ma suonano in tutta Italia, tanto la ‘merda’ è democraticamente uguale ad ogni latitudine.
 
Provenienti da un torrido grande successo a Napoli, approdano a Bologna raddoppiando la prima data andata subito sold-out, il loro nuovo album che portano sui palchi ha demolito ogni più rosea aspettativa. Perché sul palco i ragazzi saltano come se avessero le molle sotto i piedi, ma non si fermano all’apparenza, suonano tanta buona musica, Appino è un poeta moderno, i loro testi sono divertenti, irriverenti, provocatori, da San Salvario a Zingara vanno capiti, passando per le Pisa merda all’iconica Andate tutti affanculo per non dimenticare la stupenda Ilenia. Perché i poeti possono sferzare i vizi della società come fanno spesso i nostri amati Zen, con la leggerezza tipica dei toscani, ma accarezzarne le oscure vene del sentimento con lo stesso calore. E fra i salti ci sono le schitarrate furiose di Appino, un Karim che fluttua tra la distruzione delle pelle cui si è votato, alla vestizione di una washboard microfonata che mi ha fatto tornare indietro nel tempo a Caterino e Glen Hansard (per non dire del Boss). Francesco è una grande aggiunta di giovane freschezza (e nuove malattie dicono i suoi pards), Ufo con il suo basso combina sfracelli musicali che trascinano tutti a muoversi in maniera folle.
 
Rimane da dire che se c’è una band brava ad interagire con il suo pubblico questi sono gli Zen, un approccio totale umile e caloroso, rispettoso e solare, che nel rosso vellutato del Locomotiv ha trovato la sua perfetta cornice. Potremmo terminare con il solito Andate tutti affanculo, ma tanto è inutile, siete Nati per subire….
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia Big Time Agency per la gentilissima disponibilità ed il Locomotiv Bologna per la consueta, perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist:
• LA TERZA GUERRA MONDIALE
• CANZONE CONTRO LA NATURA
• GENTE DI MERDA
• VENT’ANNI
• NON VOGLIO BALLARE
• ANDATE TUTTI AFFANCULO
• ILENIA
• L’AMORALE
• PISA MERDA
• ZINGARA
• I QUALUNQUISTI
• L’ANIMA NON CONTA
• IL TERRORISTA
• VECCHI SENZA ESPERIENZA
• UNIONE (Weezer)
• MEXICAN REQUIEM
• RAGAZZO EROE

• LA DEMOCRAZIA
• FIGLIO DI PUTTANA
• CANZONE DI NATALE
Encore:
• FINO A SPACCARTI
• L’EGOISTA
• SAN SALVARIO

• NATI PER SUBIRE
• VIVA
          
Membri:
Andrea Appino – Testi, voce, chitarra
Massimiliano “Ufo” Schiavelli  – Basso
Karim Qqru – Batteria
Francesco Pellegrini – chitarra

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http://www.tuttorock.net/interviste/the-zen-circus-intervista-a-ufo