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THE LAST SHADOW PUPPETS – Live @ Alcatraz, Milano 6-7-2016

THE LAST SHADOW PUPPETS – Live @ Alcatraz, Milano 6-7-2016

È il caldissimo tardo pomeriggio del 6 luglio. Che si sta andando a vedere un concerto dei The Last Shadow Puppets lo si capisce a centinaia di metri dall’Alcatraz: tutta la Milano indie, nostalgica degli anni tra il 2007 ed il 2010, si dirige verso la venue nei suoi pantaloni skinny e nelle sue magliette a righe.
Entriamo nel locale e gli Yak hanno appena attaccato a suonare. Questa giovanissima band è spalla delle due date italiane del duo inglese, e propone un rock dal fortissimo sapore britannico. Tra gli altri pezzi, si concedono persino di accennare alcune strofe di “21st Century Schizoid Man” dei King Crimson, prima di scendere dal palco tra gli applausi e di lasciare il posto ai beniamini della folla.

Il supergruppo formato da Alex Turner (già leader degli Arctic Monkeys) e Miles Kane si fa attendere una mezz’ora buona rispetto all’orario d’inizio previsto, ma l’attesa serve solo a caricare di più il pubblico, che accoglie calorosamente i protagonisti della serata. Si presentano nella formazione che li sta accompagnando dal vivo in questo tour: i due leader alle chitarre (elettriche e acustiche) e voci, basso, batteria, tastiere e quartetto d’archi, formazione che aggiunge un’inedita attitudine da cattivi ragazzi all’imprescindibile eleganza che contraddistingue questo progetto da sempre.

I primi pezzi della scaletta mostrano subito quello che sarà il carattere generale della serata: un ottimo equilibrio tra brani del primo disco (più convincenti, a giudizio di chi scrive) uscito nel 2008 (The Age of the Understatement) e brani invece del freschissimo Everything You’ve Come to Expect. Nella prima parte dell’esibizione sembra forse di assistere più ad un progetto solista di Turner, ma con la scaletta che si avvicina verso la metà del concerto, Miles Kane sa trovare i propri meritati momenti di gloria. In particolare, si fa notare quale ottimo frontman sui singoli Aviation e Bad Habits, in cui i suoi “Milano!” urlati hanno la capacità di smuovere anche quella parte del pubblico fiaccata dal caldo di luglio.
Nel complesso dell’intera esibizione i due ragazzi inglesi danno l’impressione di divertirsi molto sul palco milanese. Miles Kane urla e ride mentre Alex Turner omaggia L’Importante è Finire di Mina canticchiandone una strofa e riscoprendosi crooner, riconfermando a forza (forse in modo alquanto artefatto) questo suo nuovo stile da cattivo ragazzo iniziato almeno dall’album AM degli Arctic Monkeys. Sia riguardo a Kane che a Turner, sono ormai lontani i tempi in cui guardavamo dei giovani imbarazzati cantare le strofe di quelli che sono diventati anthem generazionali: i ragazzini sono diventati in tutto e per tutto adulti, ma non hanno di certo perso la capacità di fare emozionare le platee, convincendo di certo più dal vivo che su disco.

LORENZO CRIPPA
Photoset by SARAY GARDEN
 
Credits: si ringrazia Vivo Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

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