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STOMP – Live @ Teatro EuropAuditorium, Bologna 28-10-2016

STOMP – Live @ Teatro EuropAuditorium, Bologna 28-10-2016

Da avvenimento teatrale a fenomeno globale le esibizioni del gruppo STOMP sono state definite dal The Sunday Telegraph “Pura magia da palcoscenico”. Nata nel 1991 a Brighton (UK) dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, l’irresistibile esperienza di STOMP sta per compiere 25 anni di successo vissuti nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre 40 Paesi e con 5 formazioni internazionali fisse. Tra i riconoscimenti ottenuti, STOMP ha vinto un Premio Laurence Olivier per la Migliore coreografia ed è stato nominato per il Premio Laurence Olivier come Miglior spettacolo.
Come descrivere Stomp? Acrobati? Non proprio, si muovono, molto, ma acrobati no. Musicisti? Nemmeno, non lo escludo, ma dubito siano usciti dal Conservatorio. Saltimbanchi come nel Cirque du Soleil? Men che meno. Stomp è una trasformazione, la strada che diventa il palco, il rumore che si trasforma in musica, pura energia incanalata dagli artisti collettori verso il pubblico. Perché artisti sicuramente lo sono, la polvere che spargono ovunque è la loro scena, il loro nucleo non è ‘come‘ suonano, ma ‘cosa’ suonano.
In questa coreografia che ci porta fra i vicoli di una malandata periferia di qualche città, i componenti  di Stomp percuotono qualunque oggetto, nelle prime routines usano scope,ma il prosieguo dello spettacolo dimostra come bidoni della spazzatura possano diventare tamburi, lavandini di metallo keyboards o percussioni, ma anche pneumatici, accendini, financo il solo uso delle mani coinvolgendo tutto il pubblico. Mancano le parole nello spettacolo, ma è una defezione che non lascia il segno nell’officina di Stomp, tra insegne, cartelli, scale che racchiudono lo spettacolo, si muovono con sapiente interazione gli artisti.
Intervistando l’amica Ketty Passa si parlava di ‘Urban Music’ come di qualcosa che nasce dalla strada, dalle proprie origini, con Stomp siamo nel territorio dello ‘Urban’ più totale, un insieme di forsennati ritmi tribali, l’uomo che si riappropria delle proprie origini, reinventa il proprio io e lo esprime con tutta la sua fisicità seminale. La routine finale esplode in un primordiale ed esplosivo ritmo africano come non ne sentivo da anni, il livore corrosivo di Fela Kuti declinato nei vicoli fumosi di Londra produce una esibizione rovente che manda in visibilio il pubblico. Risulta ovviamente impossibile, e sarebbe anche un suicidio accademico volerlo fare, giudicare il tutto dal punto di vista tecnico, quello che conta qui è lo spettacolo per quello che ti trasmette, ed in questo caso il messaggio giunge forte e chiaro.
Semplicemente IMPERDIBILE.
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI
 
Credits: si ringrazia il Teatro EuropAuditorium ed il management STOMP per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.