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SKUNK ANANSIE “Postepay Rock in Roma” – Live @ Ippodromo delle Capannell …

SKUNK ANANSIE “Postepay Rock in Roma” – Live @ Ippodromo delle Capannell …

Quando devi raccontare il concerto di una band che ha contribuito a costruire la storia della musica europea non sai bene da dove iniziare, ma da qualche parte bisogna pur farlo, allora iniziamo dai cappelli, quei panama gialli che regalano al Postepay Rock in Roma lungo il percorso che porta all’area concerti. In effetti ce n’erano molti sulle teste dei circa duemila spettatori accorsi all’ippodromo di Capannelle nonostante il forte vento e il freddo inconsueto per farsi scaldare dall’energia della band inglese. Il caso ha voluto però che a catturare l’attenzione di chi scrive siano stati due cappellini in particolare, quelli di una coppia di giovanili sessantenni dotati di smartphone e tablet, che hanno fotografato, ripreso, cantato e saltellato in mezzo a un gruppo di fan molto meno avanti con l’età, ma ugualmente coinvolti. E allora l’ovvia considerazione: gli Skunk Anansie hanno vinto la “prova del tempo” diventando una di quelle band capaci di unire le generazioni mantenendo coerenza stilistica e vitalità. Skin, alla soglia dei cinquanta, continua a divorare la scena come vent’anni fa e la sua interpretazione restituisce ai nuovi brani la credibilità dei più celebri pezzi del passato.
 
Con l’Italia, poi, il rapporto è sempre stato speciale e si è consolidato con la partecipazione della cantante a X Factor, programma che le ha dato certamente una rinnovata popolarità. L’amore con il pubblico sotto il palco sembra essere il motore della sua incontenibile energia, un rapporto fatto di dialogo e fisicità; non passano tre canzoni, infatti, che la frontwoman si lancia nel primo stage diving della serata, una roba che non si vede spesso, almeno in Italia (anche se a onor del vero, quello di Skin è stato più un adagiarsi allegramente sulla folla, ma resta comunque un gesto molto apprezzato). Un’ora e mezza abbondante di concerto che scorre via tra ritmi elettronici e rock anni ’90 del nuovo disco “Anarchytecture” e raggiunge il clou con le immortali “Secretly”, “Hedonism”, “Weak” e una versione acustica da brividi di “Follow me down”. 
 
Coinvolgente anche la scenografia con due maxi schermi posti alla base del palco su cui scorrevano video installazioni psichedeliche e suggestive, culminate con le slide dei volti più incisivi del panorama musicale mondiale, come Hendrix, Cobain, Joplin, Winehouse, Prince e Jackson sulle note di “Beauty Is Your Curse”.
 
Che dire, un bel concerto davvero. Di quelli che ti fanno tornare a casa con la voglia di riascoltare tutti i dischi della band dal primo all’ultimo.
 
MARTINA VASSALLO 
Pics by LUCA LICCIONE @ Concertone 1 maggio 2016 Roma
 
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa Daniele Mignardi Promopress Agency per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist:
Tear the place up
I believed in You
That sinking feeling
Because of You
God loves only You
Death to the lovers
Follow me down
Without You
Twisted (everyday hurts)
Bullets
My ugly boy
Weak
Love someone else
Beauty is a curse
I can dream
The skank heads
Charlie big potato
Encore:
100 ways to be a good girl
Hedonism (just because You feel good)
Little baby swastikkka
Secretly
 
Band:
Skin – voce
Cass Lewis – basso
Ace – chitarra
Mark Richardson – batteria
 
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