RODRIGO y GABRIELA “Spettacolo di pura bellezza per Barley Arts” – Live …
L’apertura è demandata ad un bravissimo Richard J Aardeen con la sua acustica ed un bel set di canzoni, cantautore raffinato con il suo folk-rock di classe ed assolutamente da rivedere e seguire.
Nell’immaginario collettivo il popolo mainstream italiano li associa al flamenco, storcendo il nasino e immaginando roba noiosa, nulla di più lontano dal vero. Le loro radici affondano nel metal, il primo gruppo di Rodrigo era metal, i Tierra Acida, uno dei loro pezzi più famosi e cliccati è la loro versione di Stairway to heaven!! Un classico dei loro roventi live sono le reinterpretazioni dei Metallica, Master of Puppets, uno dei dischi rivelazione di Rodrigo, ma sono anche autori eccezionali con brani come Tamacun, vere perle musicali. Due dei della chitarra che si integrano alla perfezioni unendo le loro diverse tecniche e sensibilità in maniera da offrire un prodotto finale compatto e fantasioso, dove gli insistiti fraseggi di Rodrigo esplodono improvvisamente con fragore di suoni unito ad un impatto scenico di grande effetto.
Inizialmente appaiono contratti sul palco, poi la risposta del pubblico li scalda, “dopo avere girato tanto per il nord-europa, qui ci sentiamo a casa” dice Rodrigo, che si rivolge spesso al pubblico. Quasi esilarante Gabriela, bellissima e sorridente, quando chiede “Come se dice ultimo disco in italiano?”, “Ultimo disco” risponde la folla, e giù risate sopra e sotto il palco. Roba noiosa? Ma la versione acustica di Holy wars dei Megadeth con Rodrigo ad impersonare il rissoso ed incostante Dave Mustaine ve gusta muchachos? Un Rodrigo sempre presente ed attento, una Gabriela che pare quasi in trance in certi passaggi. Un Rodrigo che usa una bottiglia di birra come improvvisato bottleneck, ripercorrendo i passi dei musicisti di inizio XX secolo, e visti i risultati consiglio tutti gli amici chitarristi dI tenere i vuoti a portata di mano sul palco.
E sul palco chiamano anche un incredulo pubblico, una ventina di spettatori vengono invjtati a fare da sfondo allo scatenato duo, una parte centrale del concerto dai toni decisamente più rock rispetto all’apertura marcatamente di tono flamenco. Trascinanti guitar heroes, un Rodrigo felice della risposta del pubblico chiede ancora maggiore foga e basta dirlo, sui suoi diabolici riff il Magnolia si accende ed al suo via si scatena l’inferno. Ciocche di capelli grondanti ed iridescenti si agitano sul viso di Gabriela mentre suona saltando come un derviscio danzante, bellissima e travolgente con la sua tecnica incendiaria, è la musica che abbatte i muri e fa battere i cuori quella di Rodrigo y Gabriela, emozioni che vanno ben al di là della fredda tecnica chitarristica.
Un Circolo Magnolia che esplode letteralmente sulla sulfurea versione di Other side dei RHCP, loro suonano ed il pubblico la canta tutta, unico ed emozionante, scena inimmaginabile per chi non era presente, e che raggiunge l’apice con i tre brani spagnoleggianti che usano per il bis, per una volta mi trovo perfino in difficoltà a descrivere lo spettacolo cui ho assistito, una compenetrazione assorta ed entusiasta di un pubblico assatanato e competente che si è recato in massa ad omaggiare una delle più belle espressioni musicali che poggiano i piedi sul mondo.
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE “Diki” DI CHIARA
Credits: si ringrazia Barley Arts per avere portato questi fenomeni tra noi umani e per il gentilissimo invito unito ad una professionalità di alto livello.
L’intervista a Rodrigo
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.