ROCK SUL SERIO 2015 – Villa di Serio (BG 22-26/7/2015)
21 Luglio 2015, ore 23.
Ammiro soddisfatta la valigia pronta e chiusa (con non poca difficoltà) che giace ai piedi del letto e fantastico su ciò che accadrà prossimi giorni: il viaggio, l’arrivo a Roma, visitare la città, il concerto, la musica…
Le quindici ore di pullman. La folla. Dormire a casa di sconosciuti. Circondata da migliaia di estranei. Che poi il concerto l’ho già visto almeno una decina di volte.
“Visto”.
IL CALDO. L’AFA.
I primi dubbi cominciano ad affiorare e presa dallo sconforto comincio a camminare avanti e indietro attanagliata dall’ansia. Ed ecco che sulla mia scrivania noto un familiare volantino giallo (ce ne sono ovunque, sul serio. Bergamo è tappezzata di sti cosi gialli col ghiacciolo. Tipo a Ponteranica ce ne sono 12 uno dietro l’altro. In curva. Roba che se uno, preso dalla curiosità, vuole leggere il programma si ritrova leggermente morto) un po’ sbiadito e consunto, che al centro presenta la più celestiale delle visioni, l’immagine di un fresco e dissetante ghiacciolo rosa.
E dico a me stessa che deve per forza essere un segno.
Nel mentre io avevo anche creato una petizione su change.org dal titolo “Irene Caldi non vada a Roma” ma ho raccolto solo sei firme. Solo sei. Questo sì che doveva essere un segno.
La locandina in questione è quella di Rock Sul Serio, festival bergamasco che da ben dodici anni offre concerti gratuiti di musica rock, blues, funky, raggae e cantautorato.
L’anno scorso ci ha addirittura suonato Maria Antonietta quindi +10 per Rock sul Serio.
Penso a Roma, al caldo, alle quindici ore di pullman, allo stare stipata in mezzo a migliaia di sconosciuti.
Allo Stato Sociale.
Penso a Villa di Serio, al quarto d’ora di macchina, agli amici e ai ghiaccioli.
Ed ecco che la sera successiva mi ritrovo sulla macchina di Maddalena, sottolineo che è un bellissimo Pandino furgonato, diretta a Rock Sul Serio.
Che si trova a Villa di Serio. Posto bellissimo perché c’è il parco del Serio dove la sera puoi ci trovi un sacco di coniglietti stra carini e stra batuffolosi.
Con il passare dei giorni ecco che sul palco si esibiscono Seaside Project, Voyeur, Karenina, Appino, La Colpa, Il Vuoto Elettrico, A Toys Orchestra, Arcane of Souls, Rich Apes, Nàdar Solo, Piccola orchestra Karasciò e per finire Cecco e Cipo. Tra l’altro questi ultimi non erano mai stati a Bergamo quindi non li avevo mai visti e hanno fatto un live molto divertente. Quelle cose che a fine concerto dici “Pota Ire, guarda quando tornano in zona che andiamo a vederli di nuovo!”. Un mix di artisti molto eterogeneo e anche un po’ azzardato, infatti alcuni di essi possono essere considerati degli emergenti e il festival ha fornito loro un’importante opportunità per farsi conoscere nel territorio di Bergamo. Sono una scelta che ha contribuito a creare l’atmosfera di freschezza che ha caratterizzato tutto il festival.
Le serate sono volate velocemente, troppo velocemente.
Il risultato? Dopo cinque giorni di Rock Sul Serio (come potete immaginare facevamo le ore piccole), di sveglia alle 6 di mattina per editare le foto dei gruppi (io le editavo, non tu!) seguite da pomeriggi di lavoro senza sosta (io ho un lavoro, non tu! Dannata liceale!) ci troviamo l’ultima sera a correre sulla pista da atletica dietro al palco con un tirannosauro (Roar!) nella borsa, cantando a squarciagola le indubbiamente divertenti canzoni di Cecco e Cipo. In realtà poi ci hanno anche sgridate perché pare che a Villa di Serio le gare di corsa siano vietate tanto quanto quelle tra le macchine.
La disponibilità e la competenza (e anche la bellezza) dello staff, l’egregia organizzazione degli spazi e dei tempi (Manca un prato. Davvero. Un festival senza un prato non si può fare) sono stati sicuramente di fondamentale importanza per la buona riuscita del festival.
Sono davvero felice di non essermene andata a Roma.
Anche io sono felice che tu non sia andata, amica!
Molte delle persone che ho conosciuto grazie a questo festival (chi?) e delle esperienze vissute le serberò nei miei ricordi per sempre. (che culo!)
Rock sul Serio mi ha fatto capire che le cose migliori a volte sono lì che ti aspettano proprio sotto casa.
Solo perché non guidavi tu. Comincia a fare la patente poi ne riparliamo.
(e comunque la valigia la lascio pronta, non si sa mai)
Anche perché il 17 andiamo a Parigi, ti ricordi vero? Ti ricordi vero? Parigi!
“Live report” a cura di Irene Caldi e Maddalena Molesta Compagnoni
Ammiro soddisfatta la valigia pronta e chiusa (con non poca difficoltà) che giace ai piedi del letto e fantastico su ciò che accadrà prossimi giorni: il viaggio, l’arrivo a Roma, visitare la città, il concerto, la musica…
Le quindici ore di pullman. La folla. Dormire a casa di sconosciuti. Circondata da migliaia di estranei. Che poi il concerto l’ho già visto almeno una decina di volte.
“Visto”.
IL CALDO. L’AFA.
I primi dubbi cominciano ad affiorare e presa dallo sconforto comincio a camminare avanti e indietro attanagliata dall’ansia. Ed ecco che sulla mia scrivania noto un familiare volantino giallo (ce ne sono ovunque, sul serio. Bergamo è tappezzata di sti cosi gialli col ghiacciolo. Tipo a Ponteranica ce ne sono 12 uno dietro l’altro. In curva. Roba che se uno, preso dalla curiosità, vuole leggere il programma si ritrova leggermente morto) un po’ sbiadito e consunto, che al centro presenta la più celestiale delle visioni, l’immagine di un fresco e dissetante ghiacciolo rosa.
E dico a me stessa che deve per forza essere un segno.
Nel mentre io avevo anche creato una petizione su change.org dal titolo “Irene Caldi non vada a Roma” ma ho raccolto solo sei firme. Solo sei. Questo sì che doveva essere un segno.
La locandina in questione è quella di Rock Sul Serio, festival bergamasco che da ben dodici anni offre concerti gratuiti di musica rock, blues, funky, raggae e cantautorato.
L’anno scorso ci ha addirittura suonato Maria Antonietta quindi +10 per Rock sul Serio.
Penso a Roma, al caldo, alle quindici ore di pullman, allo stare stipata in mezzo a migliaia di sconosciuti.
Allo Stato Sociale.
Penso a Villa di Serio, al quarto d’ora di macchina, agli amici e ai ghiaccioli.
Ed ecco che la sera successiva mi ritrovo sulla macchina di Maddalena, sottolineo che è un bellissimo Pandino furgonato, diretta a Rock Sul Serio.
Che si trova a Villa di Serio. Posto bellissimo perché c’è il parco del Serio dove la sera puoi ci trovi un sacco di coniglietti stra carini e stra batuffolosi.
Con il passare dei giorni ecco che sul palco si esibiscono Seaside Project, Voyeur, Karenina, Appino, La Colpa, Il Vuoto Elettrico, A Toys Orchestra, Arcane of Souls, Rich Apes, Nàdar Solo, Piccola orchestra Karasciò e per finire Cecco e Cipo. Tra l’altro questi ultimi non erano mai stati a Bergamo quindi non li avevo mai visti e hanno fatto un live molto divertente. Quelle cose che a fine concerto dici “Pota Ire, guarda quando tornano in zona che andiamo a vederli di nuovo!”. Un mix di artisti molto eterogeneo e anche un po’ azzardato, infatti alcuni di essi possono essere considerati degli emergenti e il festival ha fornito loro un’importante opportunità per farsi conoscere nel territorio di Bergamo. Sono una scelta che ha contribuito a creare l’atmosfera di freschezza che ha caratterizzato tutto il festival.
Le serate sono volate velocemente, troppo velocemente.
Il risultato? Dopo cinque giorni di Rock Sul Serio (come potete immaginare facevamo le ore piccole), di sveglia alle 6 di mattina per editare le foto dei gruppi (io le editavo, non tu!) seguite da pomeriggi di lavoro senza sosta (io ho un lavoro, non tu! Dannata liceale!) ci troviamo l’ultima sera a correre sulla pista da atletica dietro al palco con un tirannosauro (Roar!) nella borsa, cantando a squarciagola le indubbiamente divertenti canzoni di Cecco e Cipo. In realtà poi ci hanno anche sgridate perché pare che a Villa di Serio le gare di corsa siano vietate tanto quanto quelle tra le macchine.
La disponibilità e la competenza (e anche la bellezza) dello staff, l’egregia organizzazione degli spazi e dei tempi (Manca un prato. Davvero. Un festival senza un prato non si può fare) sono stati sicuramente di fondamentale importanza per la buona riuscita del festival.
Sono davvero felice di non essermene andata a Roma.
Anche io sono felice che tu non sia andata, amica!
Molte delle persone che ho conosciuto grazie a questo festival (chi?) e delle esperienze vissute le serberò nei miei ricordi per sempre. (che culo!)
Rock sul Serio mi ha fatto capire che le cose migliori a volte sono lì che ti aspettano proprio sotto casa.
Solo perché non guidavi tu. Comincia a fare la patente poi ne riparliamo.
(e comunque la valigia la lascio pronta, non si sa mai)
Anche perché il 17 andiamo a Parigi, ti ricordi vero? Ti ricordi vero? Parigi!
“Live report” a cura di Irene Caldi e Maddalena Molesta Compagnoni
Dal 22 al 26 Luglio 2015 a Villa di Serio (BG)
/// Mercoledì 22: Sadside Project + Voyeur
/// Giovedì 23: Andrea Appino (The Zen Circus) + Karenina
/// Venerdì 24: A Toys Orchestra + Il Vuoto Elettrico + La Colpa
/// Sabato 25: Nadàr Solo + Rich Apes + Arcane of Souls
/// Domenica 26: Cecco e Cipo + Piccola Orchestra Karasciò
/// Mercoledì 22: Sadside Project + Voyeur
/// Giovedì 23: Andrea Appino (The Zen Circus) + Karenina
/// Venerdì 24: A Toys Orchestra + Il Vuoto Elettrico + La Colpa
/// Sabato 25: Nadàr Solo + Rich Apes + Arcane of Souls
/// Domenica 26: Cecco e Cipo + Piccola Orchestra Karasciò
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