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PUDDLE OF MUDD – Live @ Borderline Pisa 18-3-2016

PUDDLE OF MUDD – Live @ Borderline Pisa 18-3-2016

“Se la vita fosse perfetta le nostre canzoni farebbero schifo!!”
Wes Scantlin
 
La frase che pronunciò il frontman della band fotografa la sua attuale situazione ed il tour 2016 del gruppo. Se il significato era relativo ai testi, che rispecchiano le amarezze e le disgrazie quotidiane, il dolore degli amori contorti, le delusioni della vita, questo si riflette anche nella vita del cantante. L’algida somiglianza, non è dato sapere quanto voluta, con il mai abbastanza rimpianto Kurdt Cobain, li accomuna nella parte oscura, ma con la differenze che l’immenso leader dei Nirvana non è più tra noi. La differenza  è meno sottile di quel che si pensi, la morte tutto porta via, il tour italiano dei Puddle Of Mudd ci visto ammirare platee di fans idolatranti e censori implacabili pronti a puntare il dito sulle condizioni non propriamente ottimali di Wes Scantlin. La mediocrità italica che porta ad emettere giudizi su tutto e tutti, a porci su un piedistallo da cui esibire la nostra tracotanza ha partorito negli scritti giudizi totalmente opposti a quelli della stragrande maggioranza del pubblico.

Strano paese il nostro, si perdona tutto a cantanti che fanno del vizio e della devastazione una medaglia da appuntarsi sul petto ed esibire come un tatuaggio alle generazioni rampanti, godiamo nell’incensare vite spericolate che poi portano ad parti che di artistico hanno ben poco, vediamo un Conti trascinare di peso un cantante disfatto giù dal palco, ma guai a lanciare accuse, sono debolezze che si devono comprendere e perdonare, anzi. Certo, attaccare un artista nostrano di grido perché non sta in piedi vuol dire inimicarsi tanta gente e magari questo fa tante date, per cui non è “politically correct”, invece sparare a zero su un Wes Scantlin che fa quattro date e magari torna fra 15 anni, speriamo, fa tanto figo.

Poi  se lo stesso invece di regalare canzoni di qualità avesse saltato in lungo ed in largo in mezzo ad un assordante wall of sound avrebbe raccolto entusiasmi, invece si parla di bottiglie di whisky vuotate (mai viste ed ero a transenna), di quantità di birra (2 forse 3 bevute e tante regalate gentilmente a chi le chiedeva, non lanciate). Uno Scantlin che è vero, non era i n forma smagliante, vero che ha una band super, altrettanto vero che quando attacca Psycho tutti cantano con lui ed il ritornello che in bocca ad un altro suonerebbe assurdo, cantato da lui diventa una singalong. Quando spara Blurry, che usa non più per aprire il concerto, ma per tenerlo acceso, è sempre di una bellezza liturgica, e Old Man non è come avere Neil Young sul palco, ma la versione Scantliniana rimane una cover di alto livello, e lo stesso Young ne ha passate delle sue in campo lisergico.

Se qualcuno ha dubbi sul concerto dei Puddle Of Mudd può, senza perdere tempo a leggere questo inusuale report, guardare le foto di migliaia di braccia alzate e di bocche che cantavano tutte assieme, e se qualcuno vuole una top ten di concerti inguardabili incensati visti quest’anno da parte di gruppi e cantanti che godono di tanta fama e poca usta è pronta nel mio cassetto.

MAURIZIO DONINI
Photoset by ALICE LORENZINI
 
Credits: possiamo solo ringraziare Hub Music Factory, che ci ha regalato la gioia di poter vivere questi momenti.


Membri:
Wesley Reid Scantlin (vocals/guitar)
Matt Fuller (lead guitar/backing vocals)
Michael John Adams (bass/backing vocals)
Dave Moreno (drums/backing vocals)
 
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