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PLACEBO – Live @ Collisioni AgriRock festival, Barolo (TO) 16-7-2017

PLACEBO – Live @ Collisioni AgriRock festival, Barolo (TO) 16-7-2017

La giornata è stata intensa di eventi – e densa di vino – a Barolo, quando cala il sole e la band di Stefan Olsdal e Brian Molko compare sul palco di Piazza Colbert, fra le note lasciate sospese della chitarra elettrica che introduce Pure Morning. 20 anni di Placebo, e dire che, come hanno raccontato i due al quotidiano La Stampa, nessuno, Brian in primis, si aspettava che sarebbero mai sopravvissuti al successo. I ragazzi terribili che nel 2001 diedero scandalo perfino a Sanremo, oggi ritornano sotto vesti diverse eppure simili, maturati, professionali, ma sempre inquieti e profondi.

Pure morning e Loud like love sono quindi le due hit scelte per aprire le danze, l’una primordiale (1998, da Without you I’m Nothing) e l’altra recentissima, title track del disco del 2013, brani emblemi in un certo senso dell’evoluzione musicale dei Placebo negli ultimi 20 anni. Dopo questo inizio sfavillante, Brian ci apostrofa con un “Grazie, buonasera, we’re Placebo from London!”, e queste saranno le sole parole che ci rivolgerà a strumenti silenziosi. L’inizio del concerto è in effetti apparentemente un po’ freddo, quasi meccanico, nonostante la bravura manifesta dei Placebo; bisognerà aspettare I Know e la successiva Devil in the details per vedere Brian davvero in sintonia con le emozioni della canzone. Da lì in avanti tutto diventa perfetto: i suoni sono eccezionali per una location all’aperto, sul maxischermo scorrono videoclip che non vedevamo da vent’anni, il pubblico ondeggia all’unisono lasciandosi cullare dall’energia emanata dal paco. La scaletta percorre il greatest hits dei primi 20 anni della band, tralasciando purtroppo alcuni pezzi molto amati, ma soddisfando ampiamente sia gli ex-teenagers degli anni Novanta sia i fan più recenti. Molto particolari Space Monkey in una versione più elettronica e con la voce di Brian distorta e modificata, la versione quasi psichedelica di Exit Wounds; Without you I’m nothing rende omaggio a David Bowie con clip tratte da incontri passati con la band, fra gli applausi commossi del pubblico, The bitter end si colora di un bello scambio fra la chitarra di Brian e il violino elettrico, mentre Stefan si prende la scena su Nancy boy mostrando il retro della sua chitarra a tinte arcobaleno. E poi si salta con For What It’s Worth, forse il pezzo più rock e trascinante dei Placebo, e ovviamente con Special K (in cui comprensibilmente il video ci mostra un tunnel infinito) e con Infra-red, che chiude il primo bis.

Momento veramente toccante la chiusura del concerto, che spetta, in controtendenza rispetto a tante altre band, al pezzo più intimo ed oscuro del repertorio, la amatissima cover di Running up that hill, stavolta con un finale a tutto volume, reso grintoso dalle chitarre di Stefan e Brian.

Un inchino dal palco e si va. Non c’è che dire, come scriveva Brian in 36 degrees, “I’ve never been an extrovert, but I’m still breathing”. Noi però questi ragazzi introversi li abbiamo sempre amati, e sappiamo cogliere dalle sfumature delle voci e dei volti quanto si rispecchino nei loro brani e come sappiano perdersi e farci perdere nella loro musica. In una location così spettacolare, ai piedi del castello e circondati dalla luce magica delle colline e dei vigneti, ascoltare i miti della propria adolescenza è un’esperienza unica. 

IRENE DOGLIOTTI
Photoset by ANDREA BOSCHETTI
 
Credits: si ringrazia il Collisioni Festival per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Pure Morning
Loud Like Love
Jesus’ Son
Soulmates
Special Needs
Too Many Friends
Twenty Years
I Know
Devil in the Details
Space Monkey
Exit Wounds
Protect Me from What I Want
Without You I’m Nothing
36 Degrees
For What It’s Worth
Slave to the Wage
Special K
Song to Say Goodbye
The Bitter End
Encore:
Teenage Angst
Nancy Boy
Infra-red
Encore 2:
Running Up That Hill (A Deal with God) (Kate Bush cover)
 
Band:
Brian Molko – voce e chitarra 
Stefan Olsdal – basso e chitarra 
On stage:
Bill Lloyd – tastiera e basso 
Nick Gavrilovic – tastiera e chitarra 
Fiona Brice – tastiera e violino 
Matthew Lunn – batteria 
 
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