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PETER MURPHY “Stripped European tour” – Live @ Locomotiv Club, Bologna 2 …

PETER MURPHY “Stripped European tour” – Live @ Locomotiv Club, Bologna 2 …

Lo “Stripped European Tour“ di Peter Murphy doveva essere una rara opportunità per rivivere in versione semi-acustica i brani che hanno contraddistinto la carriera del cantante, indimenticato frontman dei Bauhaus  e dei Dali’s Car, che ha poi dato il via ad una lunga carriera solista. Peccato però che l’esibizione di mercoledì 27 al Locomotiv abbia messo troppo a nudo l’artista «uomo», che ha interrotto il concerto dopo nemmeno un’ora, lasciando il pubblico sbigottito senza nessuna scusa/spiegazione. Le fantomatiche ipotesi di un malore o del poco feeling che riceveva dalla sala non bastano a placare la rabbia di chi era lì solo per farsi trasportare dalla sua bellissima e sempre profonda voce (nel suo caso, si può proprio dire che l’invecchiamento abbia giovato ancora di più alle sue corde vocali) per godersi appieno un concerto intimo.
 
Quando Peter sale sul palco, preceduto dal chitarrista John Andrews e dal bassista-violinista Emilio China, tutta l’attenzione è su di lui. Parte subito, senza alcun cenno, con la bellissima
Cascade“. Nonostante la staticità della performance, tutti i musicisti sono seduti, il pubblico si carica lentamente in un crescendo emozionale con “All Night Long” ed “Indigo Eyes”. Arriva poi il momento del tributo a David Bowie con “The Belway Brothers” seguito da una struggente e romantica “A strange kind of love”.
 
Via via, ci addentriamo sempre di più nell’anima di Peter, fino ad arrivare nella parte più scura che emerge nei brani del repertorio dei Bauhaus dove alle tracce acustiche si sommano sequenze acide in base che inebriano il pubblico, in un turbinio di emozioni, presenti e passate, sensazioni che si palesano nitidamente…nonostante in molti stiano seguendo il concerto con  gli occhi chiusi…quasi a volersi lasciar trasportare dalla voce di Peter in un universo parallelo…quello che solo un’artista come lui può creare. Peccato che il sogno si sia infranto troppo presto, prima ancora dei bis e che l’amalgama del sound abbia lasciato un po’ a desiderare, soprattutto nelle parti di basso il cui suono risultava essere “scollato” dal resto; un set acustico, per risultare caldo ed avvolgente, richiede degli equilibri molto delicati, spesso difficili da rendere efficacemente. L’intensità dell’ora scarsa di performance purtroppo ha lasciato tutti con l’amaro in bocca.
 
ANTONELLA GUERRERA
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia il Locomotiv Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.