Now Reading
MANITOBA NYC (formerly DICTATORS NYC) – Live @ Covo Club, Bologna 22-11-2017

MANITOBA NYC (formerly DICTATORS NYC) – Live @ Covo Club, Bologna 22-11-2017

Nel 1973 erano i Dictators, band seminale protopunk che ha contribuito a definire la irripetibile scena musicale newyorkese degli anni ’70. Oggi, “la cosa più vicina a quella band è sul palco questa sera”, al Covo Club.  A dirlo è “Handsom dick” Manitoba,  lui c’era nel 1973 nella formazione che ha registrato l’album di debutto nel 1975 “The Dictators Go Girl Crazy!”.  Anche se a dir la verità, Manitoba nei primi tempi era il roadie della band e solo occasionalmente si esibiva al microfono (non a caso lo chiamavano “l’arma segreta”!), invece a tutti gli effetti era presente allora come oggi il chitarrista Ross “The Boss”, amico di infanzia di Manitoba dai tempi del Bronx (e cofondatore dei Manowar negli anni ’80).
 
Ma non serve qui ripercorrere una storia ultraquarantennale, fra membri che se ne vanno e poi ritornano o che decidono di non tornare più (vedi Andy Shernof), rimane il fatto che quella sul palco stasera c’è la cosa più vicina ai Dictators si possa vedere e ascoltare. Di tutto rispetto i musicisti che accompagnano ormai da anni Manitoba e The Boss per una classica formazione due chitarre, basso batteria e voce; in particolare Daniel Rey, musicista, compositore e produttore che solo a titolo esemplificativo possiamo ricordare per essere stato il  produttore dei  Ramones dal 1984 e di Ronnie Spector (e avere scritto insieme a Dee Dee “Pet Cemetary”).
 
Fra gli ultimi esemplari di animali rock’n’roll i Manitoba Nyc sono un compendio vivente di cosa sia l’attitudine necessaria per poter suonare “veramente” il rock’n’roll. Divertirsi e lasciarsi andare è la prima regola e l’incipit del concerto non può che essere “The Party Starts Now” e non manca un accenno all’attualità per lanciare “Pussy and money“, un titolo che pochi oggi – annichiliti dal “politically correct”- avrebbero il coraggio di scegliere.
 
Il virtuosismo dei musicisti non è neanche da citare, anni di mestiere fanno la loro parte, anche se l’età e la disillusione giocano a sfavore di persone che hanno affermato “O suonavo in una band o diventavo un delinquente”. Manitoba rimane un frontman trascinante e molto comunicativo, uno di quelli che ha bisogno di costruire un rapporto col pubblico e solitamente ci riesce anche quando, come in questo caso purtroppo, il pubblico non è certo quello delle grandi occasioni. A sfavore certo giocano il fatto che è mercoledì e anche il cambio di nome della band (ci sono band che fanno il pieno di pubblico portando in giro “un logo” senza alcun membro originario o solo il batterista, con tutto il rispetto…), ma non è solo questo. Se il rock’n’roll è stato dato per morto tante volte, è un dato di fatto che oggi sia decisamente in stato comatoso, soprattutto (ma non solo) in Italia, e questa non è una novità.
 
C’è da porsi una domanda che Manitoba e soci si chiedono da tempo “Who will save rock’n’roll?”. Ai posteri l’ardua sentenza.
 
ANGELA ZOCCO
Photoset by ANDREA NASCETTI
 
Credits: si ringrazia Covo Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
 
 
https://www.facebook.com/deanrispler 
https://www.youtube.com/channel/UCALkCFcAwDYYvw2mTDN-_5w 
https://www.instagram.com/deanrispler 
http://thedictatorsnyc.com 
http://facebook.com/thedictatorsnyc 
https://twitter.com/thedictatorsnyc 
http://www.youtube.com/watch?v=7D1elQzB4Hk
https://thedictatorsnyc.bandcamp.com/edit_album?id=757594746 ​
http://www.tuttorock.net/interviste/dean-rispler-intervista-al-bass-punisher-dei-the-dictators-nyc
http://www.tuttorock.net/interviste/jp-thunderbolt-patterson-intervista-al-batterista-dei-dictators-nyc