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KILLING JOKE + Death Valley High – Live @ Zona Roveri, Bologna 16-11-2016

KILLING JOKE + Death Valley High – Live @ Zona Roveri, Bologna 16-11-2016

Se la conclamata alienazione del mondo contemporaneo cercasse una colonna sonora questa sarebbe la musica (e le parole) dei Killing Joke. Orwell aveva ipotizzato un futuro distopico, buio e oppressivo, piazzandolo idealmente nel 1984 – che nella sostanza, se non nella forma, si è poi concretizzato ai giorni nostri – i Killing Joke nel 1980 esordivano, nel primo brano del loro primo album, con queste parole “L’uomo guarda un video, il cuore continua a battere, lui non sa il perchè, è solo bestiame da macello” (Requiem, Killing Joke).

I Killing Joke, una delle band dal suono più riconoscibile che ci siano mai state, è nonostante ciò – o forse proprio per questo – una delle meno catalogabili. Inutile definirli post punk, inquadrarli nell’industrial, limitarli al gothic, pretenderli new wave, sublimarli nell’elettronica. Perchè sono tutto questo.

Sul palco di Zona Roveri a Bologna c’erano esattamente quegli stessi quattro giovani londinesi che formarono la band nel lontano 1978: Jaz Coleman alla voce, Paul Ferguson batteria, Geordie Walker chitarra e Martin “Youth” Glover al basso (più Reza Uhdin che dal 2005 è alle tastiere e al computer).

Dopo tanti anni di attività (non solo con i KJ, che comunque ad oggi hanno rilasciato 15 album, ma Youth ad esempio è anche un notissimo produttore), quello che ci si aspetta è una celebrazione, auspicabilmente non nostalgica, ma comunque una sorta di riproposizione del passato che fu. Questa volta non è stato così. Il concerto è stato vibrante e intenso, con una scaletta perfetta ed equilibrata che non ha avuto bisogno di lasciare “le hit” alla fine: “Love Like Blood” è stato il secondo brano, seguito da “Eighties” e se non sempre includono “Wardance” nella lista, questa sera siamo stati fortunati e c’era. La magia era ancora tutta lì, in quel basso martellante e in quel suono di chitarra unico che incredibilmente esce da uno strumento semi-acustico (le  riviste specializzate non possono esimersi ancora oggi dal chiedere a Walker come riesca ad ottenere quel sound). Jaz ha lamentato un calo di voce verso la fine del concerto, ma ad essere sinceri ha influito poco sulla performance. Il ritmo incalzante, ipnotico e senza via di uscita che è il marchio di fabbrica dei Killing Joke ti prende ancora nelle viscere e impone al tuo corpo un movimento cadenzato e ossessivo: una danza di guerra.
 
ANGELA ZOCCO
Photoset by NINO SAETTI
 
Credits: si ringrazia Vertigo per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
The Hum
Love Like Blood
Eighties
Autonomous Zone
New Cold War
Exorcism
Requiem
Change
Turn to Red
European Super State
I Am the Virus
Complications
Unspeakable
The Wait
Pssyche
War Dance
Pandemonium

​Membri:

Jaz Coleman – voce, tastiere
“Geordie” Walker – chitarra
Martin “Youth” Glover – basso
Paul Ferguson – batteria
 
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