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HOME FESTIVAL – Live @ Zona Dogana (Treviso 3-9-2015)

HOME FESTIVAL – Live @ Zona Dogana (Treviso 3-9-2015)

Si è conclusa da poco la sesta edizione dell’Home Festival, importante kermesse musicale e non solo, che si svolge a Treviso e che sta diventando sempre di più l’evento principe di fine estate in Italia.

Il luogo in cui questa manifestazione prende vita è come di consueto la zona della Dogana. I numeri di questo festival sono impressionanti: sette palchi, cinquecento volontari presenti ogni anno, oltre ottanta aziende fornitrici, dalla logistica al ristoro, più altre manifestazioni collaterali come la fiera del disco;  un’offerta molto ricca da far invidia ai più grandi festival d’ Europa come Glastonbury o Rock am Ring. L’Home Festival merita anche un plauso per l’organizzazione che è stata impeccabile sotto tutti i punti di vista, ed il mio augurio è che entri a far parte stabilmente del circuito dei più importanti festival europei.

Tuttorock ha presenziato alla giornata d’apertura, giovedì 3 Settembre, in cui si sono esibiti artisti di fama nazionale (Dente, lo Stato Sociale) ed internazionale (Franz Ferdinand+Sparks, Interpol, Jack Savoretti).

L’impatto nell’entrare nell’area del festival è incredibile, con centinaia di persone in movimento nei vari stand e palchi sui quali si esibiscono le band. La presenza del tendone da circo come sede dell’ iSKO Tent ha trasformato la location in un grandissimo paese dei balocchi. Erano presenti infatti attrazioni simili a quelle presenti nei luna park, graffiti, acrobati, uno spazio vintage riservato ad auto e moto in stile americano ed un altro dedicato al mito dei Ramones.

L’atmosfera è vibrante, i suoni si mischiano tra di loro e la febbrile attesa per la prima grande esibizione aumenta mentre la zona in cui è presente il palco principale si riempie.
Nel tendone intanto è  Dente con il suo modo irriverente di concepire le esibizioni dal vivo a rubare la scena. Il pubblico sembra gradire e partecipa in modo attivo al suo show. Seguiranno in questa location le esibizioni di Jack Savoretti e Lo Stato Sociale.

MARCO DELLE DONNE
Photoset by FLORINDA CALI’

Evento Fb
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ORE 21 : INTERPOL
Sono ormai le nove di sera, il sole non c’è più da un po’ e dal pubblico si iniziano a testare i flash delle macchine fotografiche e degli smartphone. Gli Interpol sono pronti ad entrare in scena ed il pubblico lo percepisce. La prima nota suonata da Paul Banks (con la sua Gibson Les Paul total black) scandisce l’inizio del concerto con “Say Hello to the Angels” e la folla inizia a scaldarsi. Il gruppo newyorkese sembra essere disteso e ispirato al tempo stesso e si arriva veloci all’intro di chitarra di “Anywhere” eseguito da Daniel Kessler che come al solito è vestito con giacca e cravatta . Nel frattempo la nostra Florinda Calì è impegnata con il suo occhio bionico a cogliere gli attimi più belli sul palco mentre risuona il groove quasi disco di “Narc”, accompagnato dall’applauso ritmato del pubblico. È un’esibizione molto serrata e si arriva ad “Evil” in cui il pubblico inizia a cantare il testo insieme a Paul. Il live  dura circa un ora ed è molto lineare senza grossi colpi di  scena ma comunque gli Interpol sono stati in grado di trasmettere l’energia tipica della loro musica.
 
Ecco la setlist completa per i fan più incalliti:
Say Hello to the Angels
Anywhere
Narc
Evil
Take You on a Cruise
Everything Is Wrong
The New
Rest My Chemistry
Length of Love
C’mere
All the Rage Back Home
Slow Hands
PDA


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ORE 22 : FFS (Franz Ferdinand+Sparks)
Sono passate da poco le 22 ed ormai il pubblico è impaziente di vedere gli FFS che sono il main act della serata. La collaborazione tra le due band ha inizio quasi dieci anni fa quando i due fratelli Ron e Russell Mael incontrano i Franz Ferdinand per strada a Los Angeles e gli propongono di collaborare insieme per delle canzoni ma i Franz Ferdinand sono nel pieno del successo e di impegni dovuti al loro trionfale primo album. Qualche anno fa finalmente i Franz Ferdinand trovano del tempo per lavorare a del materiale con gli Sparks. Inizia così una sorta di processo di scrittura a distanza tra le due band che culmina con la registrazione dell’album insieme. Successivamente si sono avventurati in un tour  che li vede calcare il palchi dei più grandi festival d’Europa tra cui quello dell’ Home Festival.

Ecco gli FFS entrare in scena accompagnati da un intro sinfonico e iniziano subito con uno  dei pezzi più belli del disco, “Johnny Delusional” che trascina il pubblico in una danza sfrenata. Al termine del pezzo i due frontman Russell e Alex ringraziano il pubblico in italiano a testimoniare il feeling che hanno col pubblico dello stivale. Dopo questo breve saluto parte “The Man Without A Tan” altro pezzo ricco di energia. La scaletta prevede, oltre ai pezzi dell’album realizzato assieme, anche i grandi classici delle due band. Bisogna dire che suonano in maniera diversa ma comunque i pezzi sono molto intriganti. Le canzoni dei Franz Ferdinand suonano più “elettroniche” mentre quelle degli Sparks sono più “rock” del solito.

“Do you Want to” è aperta dal piano martellante di Ronald Mael che è una costante durante tutto il concerto. La canzone quindi assume delle vesti inaspettate ed il pubblico sembra gradire molto questo piccolo cambiamento stilistico. Lo stesso avviene per le altre canzoni dei Franz Ferdinand nell’ordine “Walk Away”, “Michael” e soprattutto la famosissima “Take Me Out” in cui il pubblico canta a squarciagola. Anche quelle degli Sparks sembrano essere più fresche e rockeggianti, da “Achoo” alle bellissime “This Town Ain’t Big Enough for Both of Us “    “When Do I Get to Sing My Way

Due sono i momenti del concerto da segnalare:  il primo è durante l’esecuzione di  “So Desu Ne”  quando assistiamo ad una sorta di spogliarello da parte del più flemmatico del gruppo ossia Ron Mael accompagnato dal boato della folla; il secondo è quando verso le battute finali Russell spiega il significato della canzone “Piss Off” che per chi è ferrato con la lingua inglese appare piuttosto evidente.

Il concerto si conclude con la canzone più istrionica presente nell’album degli FFS ossia “Collaborations Don’t Work “ come ad esorcizzare il loro connubio (potrà funzionare anche per album futuri?) e la fine della loro esibizione durata oltre un’ora e mezza.

Setlist:
Johnny Delusional
The Man Without A Tan
Police Encounters
Achoo (Sparks cover)
Do You Want To (Franz Ferdinand cover)
Walk Away (Franz Ferdinand cover)
The Power Couple
So Desu Ne
The Number One Song in Heaven (Sparks cover)
Michael (Franz Ferdinand cover)
This Town Ain’t Big Enough for Both of Us (Sparks cover)
Dictator’s Son
Take Me Out (Franz Ferdinand cover)
Piss Off

Encore:
When Do I Get to Sing “My Way” (Sparks cover)
Call Girl
Collaborations Don’t Work

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