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GAZEBO “Reset tour” @ Bravo Caffè, Bologna 8-4-2016

GAZEBO “Reset tour” @ Bravo Caffè, Bologna 8-4-2016

E stasera il Bravo Caffè di Bologna diventa l’Odissey 2001 di John Travolta, al posto del Bobby di Saturday Night Fever troviamo un altro mito degli anni ’80, Paul Mazzolini, al secolo Gazebo. Un artista che era il riempipista degli anni ’80, inserito nel filone proficuo della disco music, benché il suo genere si differenziasse da tanti altri prodotti del periodo,  gonfio di contaminazioni prog e new wave, ma come non ritrovarsi nelle discoteche di quegli anni quando attacca Telephone Mama nella tipica posizione alla 007 e fa subito seguire Lunatic?  
 
L’atmosfera è di palpabile calore ed entusiasmo, e stasera il raffinato Bravo Caffè dimostra tutta la sua versatilità oltre l’alta competenza del pubblico che sempre lo affolla, e diventa una ribollente fucina al calor bianco con osannatici battiti di mano e poghi che creano un mare artificiale in tempesta. E godiamoci allora questo grande ritorno, si balla al ritmo di Bad Romance, la voce non risente minimamente del passare degli anni, raramente ho visto interrompere una canzone con gli applausi, stasera abbiamo assistito anche a questo. L’infinito amore del pubblico per questo cantante non si ferma ai classici del passato, si scatena sui pezzi del nuovo bellissimo album, Reset, e parte Queen of Burlesque, con la dedica alla bravissima attrice, oggi ottantunenne, Mamie Van Doren conosciuta su internet.  
 
E la canzone dedica al film di Sunset Boulevard, “What an elegant place You walk with elephant grace All Sunset Boulevard Has been waiting the star”, Masterpiece esplode come un’atomica nella sala, immarcescibile hit e per nulla arrugginita dalla polvere del tempo, rimane brano storico e bellissimo. Sempre dal nuovo lavoro ecco Blindness dove troviamo la mano di Mario Manzani, chitarrista degli O.R.O., ricordate Vivo per Lei? , ma Roma oltre la sua città è anche quella icona della Dolce Vita di Fellini, e scorre, riportata a nuova vita, l’omonima canzone che fu a suo tempo portata al successo da Ryan Paris, ora riproposta in prima persona.  Su The Secret il Bravo esplode, mai visto un entusiasmo del genere, tutti in piedi come nelle discoteche di allora, si balla e si poga come in un concerto metal, ma chi pensasse ad una musica facile a presa diretta si sbaglia di grosso, si toccano temi forti, integrazione, tolleranza, diversità, sound anni ’80, ma attualizzato e reso fecondo dal geniale artista.  
Gazebo è anche un nome associato ad una canzone, I like Chopin, ed eccola dal 1983 ad oggi  a chiudere il live. D’accordo scherzavamo, i fans non lo lasciano andare via, Il bis regala Love in your eyes, ma ancora non basta, non si sposta nessuno. Paul è visibilmente commosso, difficile aspettarsi una risposta del genere, un artista che ha saputo tenersi stretto l’affetto del suo pubblico, ma nel contempo conquistarne di nuovo considerando l’età di molti spettatori. Ttutto il pubblico in piedi ad inneggiare “Gazebo  Gazebo Gazebo”, commovente!! “Cosa faccio?” chiede il cantante? E vabbè , scatta il back to back , si rifà I like CHopin con tutto il pubblico a fare il chorus e via con la singalong, “Devo fare una canzone che si chiami: non sono solo i like Chopin” scherza Gazebo. E’ la chiusura di un concerto che ha regalato cascate di emozioni, ed il piacere di avere un artista che ha mostrato anche di essere una persona bellissima ed è rimasto a fare foto e firmare autografi con tutti quelli che lo desideravano, una disponibilità purtroppo non sempre scontata, thanks Paul.
 
Report & photoset by MAURIZIO DONINI
 
Credits: si ringrazia il Bravo Caffè per averi regalato questo meraviglioso ritorno al passato (ma con un grande futuro per Paul).