FEDERICO POGGIPOLLINI and The Crumars – Live @ Covo Club Bologna 25-3-2016

Bentornato a casa. Si potrebbe titolare così il concerto di Federico Poggipollini al Covo Club di Bologna. Capitan Fede è bolognese fino al midollo e non perde occasione per ricordarlo con spontaneità e affetto. Lui è cresciuto tra le maglie di quel tessuto rock di cui era permeata Bologna quando, da ragazzino negli anni ’80, inizia a suonare prima il basso e solo poi la chitarra. Ha militato in varie formazioni locali, ma che per Bologna sono state comunque importanti e ancora ricordate, come i Tribal Noise e i Radio City. Poi è cresciuto e il resto della storia è nota a tutti: prima i Litfiba e poi la lunga militanza ancora in corso al fianco di Ligabue, nelle arene, negli stadi, nei dischi primi in classifica. Ma Federico rimane “our local guitar hero”. Per tutti Capitan Fede, per noi solo Fede.
Del resto, il suo primo disco solista si chiama “Via Zamboni 59″, la via simbolo dell’Università di Bologna, teatro di tanti movimenti culturali e politici e parte integrante di questa città, con amore, odio o tutti e due. E anche se il suo nuovo disco “Nero” è incredibilmente americano, per ispirazione, suoni e produzione, è a Bologna che Federico Poggipollini suona la notte che anticipa il suo quarantottesimo compleanno. Buona parte dei suoi amici di infanzia, quasi tutti musicisti, sono qui stasera, mescolati tra i fan che lo conoscono solo da tempi più recenti, e alcuni di loro saliranno sul palco come ospiti, a rafforzare questo senso di appartenenza.
 
Il brano con cui inizia il concerto – “Religione” – è una bomba: lo ascolti una volta e non lo dimentichi più, interpretato con l’incontenibile entusiasmo che lo contraddistingue e con tutto il mestiere acquisito da anni di grandi concerti, perfetto per coinvolgere il pubblico sin da subito.
 
Capitan Fede si è sempre ritagliato del tempo dagli impegni con il Liga nazionale per comporre la sua musica e in questo nuovo album da solista non ha voluto scendere a compromessi con i “diktat” che caratterizzano, spesso in negativo, i dischi di rock italiano, inteso non tanto in senso geografico, ma di precisi riferimenti stilistici. I suoi idoli musicali storici sono i Clash (ne avrete un’idea se gli  chiedete come è stato dividere il palco con Paul Simonon, bassista dei Clash, durante il mega concerto della Notte della Taranta nel 2015!) e oggi ama band come White Stripes e Black Keys ed è a quel suono, un po’ sporco, pieno di riferimenti al garage dei 60’s che si è liberamente ispirato nel comporre questo disco e lo ha fatto talmente seriamente da scegliere di utilizzare solo strumenti vintage di quel periodo. Riferimenti musicali che emergono anche durante questo concerto quando Federico e la sua band si dilettano ad interpretare brani storici, forse inaspettati per alcuni e probabilmente sconosciuti ai suoi fans più giovani, passando da “A Girl Like You”, la hit anni ’90 di Edwyn Collins, al classico glam-rock degli anni ’70 “20th Century Boy” di Marc Bolan.
 
E’ stato più di un concerto, è stata una festa: non Buon Compleanno Elvis, ma Buon Compleanno Fede!
 
ANGELA ZOCCO
Photoset by MAURIZIO DONINI
 
Credits: si ringrazia il Covo Club per la gentilissima accoglienza e la perfetta organizzazione dell’evento.