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Federico “Capitan Fede” Poggipollini and The Crumars – Live @ Bolognetti …

Federico “Capitan Fede” Poggipollini and The Crumars – Live @ Bolognetti …

Siamo nella splendida cornice del chiostro di Vicolo Bolognetti, nel centro di Bologna, dove si svolge una rassegna musicale organizzata in maniera perfetta dal Covo Club con l’ausilio di tante altre strutture, che comprende musicisti di assoluto valore, tra cui star internazionali come Julian Casablancas e Neneh Cherry per dire, e tanti italiani, e stasera è la volta di uno dei più grandi chitarristi italiani, passato tra Litfiba e Ligabue, ed approdato ora in solista, anzi con i The Crumars, a presentare il suo nuovo album, Capitan Fede Poggipollini con il suo Nero (e non solo) onstage now.

E’ un urlo selvaggio e primordiale che apre il live, l’aahhhhhhhh lanciato verso il cielo in apertura di Religione è il mantra del re al suo popolo, traccia che è anche il video ufficiale, un cantato acre su una chitarra tagliente con le tastiere di Linari ad inserirsi a metà con perfetto tempismo, la batteria di Big drummer eroga cavalli vapore di immane potenza mentre il basso di Santisi è imperiale, e la chitarra? Già, come scordarsene, in questa canzone diventa un’arma assolutamente illegale, una katana mortale che trasforma una canzone già bella, con un testo splendido, in un’opera d’arte, se è vero che Smells like teen spirit senza Cobain sarebbe stata insulsa, Il Capitan Fede è il Cobain della sei corde.  L’annuncio che questa sera coincide con il compleanno della sua amata Enrica scatena applausi a scena aperta,  un gesto di toccante umanità che fa ancora più grande artista. Ma è tempo di suonare e si prosegue con la divertente, e per certi versi amara, Fantasma di periferia nella scaletta, uno sferragliare secco di colpi di chitarra e corde tirate aprono le danze, ritmata e con variazioni a tutto back-vocals e sfumature quasi swingate su percorsi blueseggianti, intrigante. Irriverente scorre divertendo e facendo ballare la folla assembrata la popeggiante e dissacrante La più bella del bordello, trucchi, belletti e la finzione dell’apparire in chiave rock. Una dedica al grande B.B. King recentemente scomparso è la presentazione del rovente blues Per le strade di New York, nel cui testo il grande B.B. viene anche citato, canzone calda e placida che scorre tortuosa come il corso del Mississippi. Ci ascoltiamo la tranquilla Un giorno come un altro, storie di tutti i giorni cantate con sentimento, un momento intimistico che si allunga pescando un singolo del 2001, la bellissima Indelebile, roba per palati fini.  Così come è per veri intenditori la cover del brano di Ivan Graziani, Il chitarrista, questo brano uscito nel 2007 è rivestito di mantello rock dal grande Fede ed assume tutti i contorni di una grande canzone hard-rock d’antan, corde tirate e distorte, suoni ricchi, sfolgorante.  E’ il dichiarato momento del “tuffo nel passato” e quindi passa la luminosa Solo un difetto, seguita dall’altrettanto dichiarato amore per la propria città che divampa nella ballad Bologna e piove, e sotto la pioggia come giri? A piedi? Molte meglio in taxi, soprattutto se è un Taxi viola, da Caos cosmico del 2009, ma soprattutto dalla colonna sonora di Le badanti canta a squarciagola “io non ho mai visto meglio di così” e tutto il suo popolo canta con lui, e sempre dalla stessa O.S.T. ci regala la travolgente Incredibile potere,  un torrente di note e potenza con una serie di selvaggi riff sulle corde che nelle mani del Capitano diventa una mitragliatrice musicale. Un blues troneggiante è la titletrack del nuovo album, Nero è lavica, un fiume di distorsioni, le tastiere fumiganti di Alberto, il basso imperiale di Giorgio, dietro il bombardiere volante Ivano massacra le pelli senza nessuna pietà per le loro urla di dolore, licks tirati all’inverosimile sono la degna conclusione del live. Scherzavo, ovviamente c’è l’obbligatorio bis, che si apre andando nello scatolone dei ricordi e pescando da Stranisuoni del 2004 Solo per un giorno, un gran bel testo su un ritmo andante e di immediato impatto per la piacevolezza d’ascolto. Cosa manca in una notte magica? Una torrida e meravigliosamente rilucente rock ballad,  “la vita nelle vene ha la voce di un blues” canta, ovviamente la canzone è La vita nelle vene che nel nuovo album va a fare da serranda di chiusura. Qui chiude il live, un brano stupenmaviglioso (licenza poetica), suadente, appiccicaticcio, ti si incolla addosso e lì rimane, i soffusi giochi sui tasti sono raffinate scolpiture tonali che si inseriscono in una trama perfetta. Ma il Bolognetti Rocks si è murato di gente, se mai ne poteva entrare più di quella già presente all’inizio, ed il Capitano urla alla ciurma “Ma vedo che il Bolognetti si è riempito adesso, e la cosa mi fa veramente incazzare!!!! Sotto ragazzi dice girandosi verso quei tre tipacci brutti, sporchi (ndr ho abbracciato Ivano e vi assicuro che ci hanno dato dentro di brutto, ho il vizio di stringere i miei musicisti preferiti alla fine dei live, sono fatto così) e cattivi (ndr ma quando mai?), e sotto con la reprise di Religione che scatena un vero delirio sottopalco. Ma non è ancora ora di andare a letto, se posso vantarmi di avere avuto una metal band a cantarmi Happy birthday to you al mio compleanno, stasera tocca all’amata e più volte dedicata Enrica sentirsi fare gli auguri da una delle migliori band che calcano i palchi italiani, e con l’aggiunta di qualche centinaio di persone a fare i back-vocals.

Metti sul palco uno dei migliori chitarristi nostrani, e non parlerò di Litfiba e Ligabue, perché Fede è grande, in ogni campo, in quanto tale, aggiungi un folletto dei tasti come Alberto Linari, un granitico bassista come Giorgio Santisi, sul mitico ed onnipresente Ivano Zanotti poco da dire, persona e batterista al top, il prodotto finale può essere solo un imperdibile concerto per qualità e presenza scenica.

MAURIZIO DONINI
Voto 9/10
Photoset by Teffan Hawk
Setlist:
Religione
Fantasma di periferia
La più bella del bordello
Per le strade di New York
Un giorno come un altro
Indelebile
Il chitarrista
Solo un difetto
Bologna e piove
20th Century boy
Taxi Viola
Incredibile potere
Nero
Encore:
Solo per un giorno
Vita nelle vene
Religione (reprise)
Happy birthday to you Enrica (with all the people)

Members:
Federico “Capitano Fede” Poggipollini – voce, chitarra
Giorgio Santisi – basso
Alberto Linari – tastiere, piano,
Ivano “The big drummer” Zanotti – batteria

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