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 ENSLAVED + Ne Obliviscaris + Oceans Of Slumber – Live @ Bronson, Ravenna 26-10-201 …

 ENSLAVED + Ne Obliviscaris + Oceans Of Slumber – Live @ Bronson, Ravenna 26-10-201 …

Sono le 22.45 ed è ora del main event. I membri degli Enslaved guadagnano il palco uno per uno, scatenando ogni volta il boato del pubblico entusiasta. I cinque vichinghi festeggiano con questo tour i 25 anni di carriera, già dai primi brani però la setlist non sembra improntata ad una rivisitazione di tutti i loro anni di attività, ma piuttosto vengono presentati tanti brani estratti da dischi che vanno da “Below the light“ in poi, album che ha fortemente segnato il passaggio della band da un Black Metal più puro, ad una versione molto influenzata da elementi progressivi. Scelta molto azzeccata a parere di chi scrive.

È così quindi che lo stile che ha contraddistinto gli ultimi tredici anni di Enslaved si fa subito riconoscere. Il growl potente e cavernoso del front-man Kjellson si da il cambio con i puliti lunghi e lamentosi di Larsen (ma anche di Bjømson), che allo stesso tempo si destreggia con le tastiere. Ed è così, in questa atmosfera di depressiva violenza, che vengono alla luce perle come l’incalzante “The watcher” o la morbidamente spigolosa “Building with fire”. Lo show si rivela anche divertente con Grutle Kjellson che non perde mai occasione di buttare tra un brano e l’altro qualche battuta di spirito (“What I’m drinkin’ obviously isn’t water, but grappa!”) che coinvolge ancora di più i presenti. Dopo “Ethica Odini” è tempo delle presentazioni dei membri della band con nostalgiche ma anche goliardiche celebrazioni per il venticinquesimo anniversario. E quale momento migliore se non questo per un assaggio di True Norwegian Black Metal? La band attacca con “Fenris”: violento ed oscuro capitolo di carriera targato 1993, un brano che dal vivo è assolutamente incredibile. Kjellson e soci concludono il set “ufficiale” con sua grandiosità “Ground” prima di ritirarsi nel backstage. Ovviamente i presenti richiamano a più riprese i norvegesi, e poco dopo il batterista rientra in solitaria sullo stage per regalarci un buon assolo (con coefficiente di difficoltà aumentato da Larsen che con un asciugamano benda il compagno). Tutta la band quindi rientra e, soddisfacendo la bramosia del sottoscritto, suona quell’assoluto capolavoro che è “One thousand years of rain”; quasi dieci minuti di pura arte che lasciano senza parole. Infine, a chiudere definitivamente la serata, è la volta di un altro assaggio di Black Metal classico, dal 1992, “Allfǫðr Oðinn”, e miglior conclusione non poteva esserci.

Insomma, scaletta indovinata con i brani recenti anche migliori rispetto a quelli degli esordi, qualità da vendere, alchimia sul palco e indole votata al cazzeggio. Risultato: speriamo che il venticinquesimo anniversario apra agli Enslaved altrettanti anni di onorata carriera.
 
Setlist:
Roots of the mountain
Ruun
The watcher
Building with fire
Ethica Odini
Fenris
The crossing
Ground
Encore:
One thousand years of rain
Allfǫðr Oðinn

 
Line-up:
Grutle Kjellson: Scream vocals & Bass
Ivar Bjømson: Guitars & Clean vocals
Ice Dale Isdal: Guitars
Cato Bekkevold: Drums
Herbrand Larsen: Keyboards & Clean vocals

 
MARCO RAGGI

Credits: si ringrazia il gentilissimo Bronson per la disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento e Hellfire Booking Agency.

 
https://www.facebook.com/events/632375533582350
Enslaved
supporting acts: 
Ne Obliviscaris 
Oceans of Slumber