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DEUS EX MACHINA + Andrea De Luca – Live @ Locomotiv Club, Bologna 7-10-2016

DEUS EX MACHINA + Andrea De Luca – Live @ Locomotiv Club, Bologna 7-10-2016

È giovedì sera, un amico mi dice – vieni a sentire i Deus ex Machina domani al Locomotive (Bologna)? – La risposta è stata, certo, avevo già sentito qualcosa, un sacco di tempo fa, quanto poi c’è da sentire musica dal vivo non mi tiro mai indietro, giro un po’ sul web e trovo qualche informazione in più.

Non voglio dimenticare l’apertura del concerto di Andrea De Luca.
Sensibile e colto cantautore rock, ex Radiocity, Andrea De Luca è un artista a tutto tondo, valutatissimo pittore e abile scrittore, questo trasuda dai testi che porta sul palco, storie di una volta cantate con una chitarra in una mano ed il cuore nell’altra. Anche lui nella sua semplicità mi è piaciuto molto, un vero semplice e normalissimo cantautore nel senso più elegante del termine, con una chitarra e accompagnamento al piano.

​I Deus Ex Machina nascono a Bologna nel 1985, con l’idea di creare una grande opera rock. In questo riuscirono perfettamente: per ben sei anni continuarono ad eseguirla dal vivo, senza però mai effettuarne una registrazione dal vivo. L’opera ebbe grandi consensi dalla critica e questo portò, nel 1991, alla registrazione dell’album contenente l’opera, Gladium Caeli, in coincidenza con un temporaneo ritorno da parte di pubblico e critica a sonorità progressive. L’album mantiene intatto il fascino dell’esecuzione dal vivo, essendo stato registrato “semi-live”. Nel frattempo vi è l’abbandono del batterista del gruppo, Marco Matteuzzi, che viene sostituito da Claudio Trotta. Così i Deus ex Machina continuano la loro carriera e, un anno dopo, esce l’album omonimo, influenzato dall’arrivo del nuovo batterista. In seguito i Deus ex Machina si dedicano all’attività concertistica, ma soprattutto all’elaborazione di un grande progetto che li ha impegnati per due anni. Nel 1994 entrano in studio di registrazione e incidono “De Republica”, album che viene considerato la bandiera del gruppo, in quanto ne esprime la maturità e dimostra le capacità musicali (arrangiamenti, ritmi e armonia) dei sei musicisti, che a questo punto si sono fatti un nome. Da questo momento l’attività concertistica diventa il loro principale scopo: per tre anni si fanno apprezzare in tutto il mondo raccogliendo buone critiche ovunque. Intanto, il 1997 registra l’avvicendamento del tastierista: Fabrizio Puglisi, musicista d’estrazione jazz, entra a far parte della formazione. Dopo questo cambiamento nel 1998 incidono “Equilibrismo da insofferenza”, un album complesso con una più marcata impronta jazz-rock, nel quale compaiono nell’organico pure dei fiati. Dopo un intenso lavoro, nel 2002, incidono “Cinque”, prima uscita per l’etichetta statunitense Cuneiform Records: si tratta di un album più tradizionalmente rock, considerato da molta critica il miglior lavoro della band. Prosegue intanto l’attività concertistica e nel 2008 esce, sempre per la Cuneiform Records il nuovo lavoro, “Imparis”, che comprende un cd di brani in studio e live e un dvd registrato dal vivo durante un concerto a Parigi. Nel 2008 il tastierista Fabrizio Puglisi ha lasciato il gruppo per dedicarsi ad altri progetti. Nel 2010 rientra il vecchio ed originale tastierista Luigi Ricciardiello, ma il gruppo subisce una battuta d’arresto dovuta a vicissitudini di carattere personale fra cui la temporanea dipartita di Alberto Piras che resta fuori dalla band per quasi tre anni. Durante il 2013 Piras torna però in forza al gruppo. Nei due anni successivi compongono e registrano brani per il nuovo album uscito il 24 giugno 2016 sempre per la Cuneiform e che si intitola “Devoto”.

E qui parliamo della serata, innanzitutto una vera festa tra amici, nel senso che erano presenti molte persone che conoscevano personalmente la band quindi è stato tutto molto informale con scambi di battute con il pubblico e serata rilassante dal punto di vista dell’ambiente, loro molto disponibili. Devo dire invece che poco rilassanti sono i Deus ex Machina, tecnicamente bravissimi, uno progressive rock veramente potente e ben strutturato, un revival di gruppi come gli Area con il bravissimo Demetrio Stratos. Non mi permetto di giudicare le qualità tecniche dei componenti e del cantante Alberto Piras, vanno tecnicamente oltre la mia preparazione, quello che mi è piaciuto sono state le peculiarità tipiche di questo stile, attenzione agli arrangiamenti, gli assoli, le parti chiave del cantato e gli elevati passaggi tecnici. Non ho trovato nessuno fuori posto, tutti perfettamente all’unisono, i 30 anni di musica insieme ha fatto il resto. Non voglio dimenticare una delle caratteristiche di questo gruppo che ha avuto un pubblico di nicchia perché i primi album contenevano canzoni in latino.Risultato della serata…

Ho ascoltato ottima musica fatta da bravi musicisti in una serata tra amici, quindi, tornerei a sentirli? Senza pensarci due volte, comprerei la loro musica? se ti piace lo stile è certamente qualcosa che tra i tuoi dischi non può mancare.

ROBERTO BECCARI
Photoset by STEFANO NIERI

Setlist:

  • Devoto
  • Multiverso
  • Distratto
  • Autone
  • Infrocito
  • Più uguale
  • Exordium
  • Transizione
  • Figli
  • Ligeti
  • Funky


Componenti:

  • Alberto Piras – Voce
  • Alessandro Bonetti – Violino
  • Mauro Collina – Chitarre
  • Luigi Ricciardiello – Hammond, Rhodes piano, ARP Synth
  • Alessandro Porreca – Basso elettrico
  • Claudio Trotta – Batteria e percussioni


​http://www.locomotivclub.it/event/deus-ex-machina