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CARMEN CONSOLI “Eco di sirene tour” – Live @ Teatro Filarmonico, Verona …

CARMEN CONSOLI “Eco di sirene tour” – Live @ Teatro Filarmonico, Verona …

È toccato al meraviglioso Teatro Filarmonico di Verona, lunedì 27 febbraio, fare da cornice alla seconda data del nuovo e attesissimo tour di Carmen Consoli, intitolato Eco di Sirene. Un tour  fatto da “fimmini”, con un set interamente acustico: chitarra, violino e violoncello, che registra già il sold out in molte delle date successive.

Ad aprire l’esibizione della cantautrice siciliana è stata Eva Pevarello, una delle protagoniste di X Factor 10; un quarto d’ora per proporre un suo brano (Un’altra corsa), una bella ma non sconvolgente versione di Stronger than me di Amy Winehouse e l’inedito Voglio andare fino in fondo scritto per lei da Giuliano Sangiorgi e presentato alla trasmissione televisiva. Uno spettacolo nudo.. essenziale ..fatto di chitarra e voce, che non travolge particolarmente e preannuncia, in parte, quello a cui assisteremo.

Alle 21.20 le luci si spengono e con il sipario ancora chiuso si avverte l’eco della chitarra di Carmen Consoli. Poi, la Cantantessa appare al centro del palco, i riflettori sono tutti su di lei, è da sola, indossa un vestito bianco e lungo, a farle da cornice e ad esaltare la sua femminilità c’è  una scenografia che richiama la forma di una conchiglia, essenziale me di impatto. Si presenta così al suo pubblico, mistica e potente al tempo stesso. I primi brani sono interamente suonati in acustico solo da Carmen, che nonostante non sia di certo al suo primo live…appare molto emozionata e a tratti impacciata. Chitarra, voce e il concerto ha inizio con “ Sulle rive di Morfeo”  tratto dall’album “Eva Contro Eva”, al quale seguono senza sosta “Parole di burro” e  “Fiori d’arancio”. Dopodichè  la Consoli saluta brevemente il pubblico: “Buonasera e soprattutto grazie..sempre”, un pubblico che, in reverente silenzio, si prepara all’ascolto di “Perturbazione Atlantica”. Efficace e suggestiva la versione di “Geisha”, un salto indietro nel passato, al 1998 e al godibilissimo album “Mediamente Isterica”, un brano che risulta sempre potente e scuote finalmente un po’ il pubblico del filarmonico. Carmen suona da sola un ultimo brano, poi, in punta di piedi, entrano in scena gli archi. Stupenda la versione di ”L’eccezione” accompagnata da violino e violoncello, l’arrangiamento è delizioso, delicato e intenso.  Archi e suoni elettronici introducono “AAA cercasi” e Carmen sembra essersi liberata di quella timidezza iniziale e conclude il brano con la consueta agghiacciante risata. Ovviamente, con un set da camera come questo, non puo’ mancare una bellissima versione de “L’ultimo bacio” alla quale seguono finalmente due chiacchiere con il pubblico.

Carmen Consoli non parla mai molto durante i concerti, ma quando lo fa è sempre per lanciare dei messaggi diretti e sinceri. Così, dopo aver presentato e ringraziato le sue compagne di avventura: Emilia Belfiore al violino e Claudia della Gatta al violoncello, introduce “Eco di Sirene”, che da il nome al tour fatto da tre meravigliose e ammalianti sirene. La canzone ha principalmente però una tematica sociale, in quanto è stata scritta in tempo di guerra, ispirata dagli eventi bellici in Afghanistan. Carmen non perde occasione per sottolineare che questo resta un brano molto attuale, perchè la sirena è un allarme che da voce ai pensieri e alle riflessioni che abbiamo il dovere di fare anche oggi, attenti a quello che sta accadendo intorno a noi, dall’America di Trump all’Inghilterra del Brexit, ai muri che vengono ancora alzati e alle distanze che vengono prese anzichè ricercare unità. In seguito Carmen interviene di nuovo, questa volta però per ricordare suo padre, morto di lunedì,  come DJ Fabo, che ha scelto di andarsene proprio lunedì 27 Febbraio, in Svizzera, lontano da casa sua, al quale dedica “Mandami una cartolina”. La prima parte del concerto si conclude con due brani in siciliano: la verace “Buttana di to ma’’ di Rosa Balistrieri, cantautrice siciliana fiera e sanguigna e “ ’A finestra” brano tratto dall’album “Elettra”.

Il concerto riprende esattamente come era cominciato: con Carmen, semplice e graffiante, che accompagnata solo dalla sua chitarra, domina il palcoscenico e dialoga con il pubblico attraverso la forza delle parole e della musica. Dopo  “Blunotte”, “Sintonia Imperfetta”, “Confusa e felice” e “Sud Est” il trio si ricompone,  l’esibizione prende di nuovo forza e coinvolge il pubblico durante l’esecuzione di “In bianco e nero”.  Carmen affida la conclusione del concerto agli accordi dell’intramontabile  e consolidata “Venere”, al termine della quale lascia spazio agli assoli di violino e violoncello, ripresenta le sue compagne di viaggio e si lancia in interminabili ringraziamenti…non si scorda di nessuno! Il pubblico, piuttosto silenzioso durante la maggior parte dell’esibizione, finalmente si scompone e richiama la cantantessa sul palco e come encore arrivano immancabili “Quello che sento” e “Amore di plastica”.

Carmen Consoli è un’artista che amo profondamente e seguo sin dagli esordi, una cantante di talento e grande personalità; ad oggi nessuno dei suoi album mi ha delusa, come pure i live ai quali ho avuto il piacere di assistere. Quello del 27 febbraio, è stato un live diverso, sobrio ma al tempo stesso molto intenso, a dimostrazione del fatto che Carmen non  è soltanto una “fimmina rock”, non lascia mai niente al caso, non è mai la stessa, se ne frega dei giudizi e ha il coraggio di sperimentare ed è proprio questo che un’artista per essere grande deve fare: sperimentare e rinnovarsi sempre!

MARIAPIACATALANI
Photoset by ALEX PANOZZO
 
Credits: Si ringrazia OTR Live per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Sulle rive di morfeo
Parole di burro
Fiori d’arancio
Perturbazione atlantica
Geisha
Il sorriso di atlantide
Pioggia d’Aprile
L’eccezione

“AAA cercasi”
Mio zio
L’ultimo bacio
Eco di sirene
Maria Catena
Mandaci una cartolina
Bottana di to ma
‘A finestra
Blunotte
Sintonia imperfetta
Confusa e felice
Sud est
Ottobre
In bianco e nero
Questa piccola magia
Venere
Encore:
Quello che sento
Amore di plastica

 
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