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Acustica Medievale – Live @ IF-Idea Factory, Roma 21-5-2016

Acustica Medievale – Live @ IF-Idea Factory, Roma 21-5-2016

Acustica Medievale è una realtà musicale romana attiva fin dal 1976. La vita artistica di questa band si divide in due fasi, la prima abbraccia il periodo 1976 – 1991 e la seconda comincia nel 2011 arriva fino ad oggi e si spera possa continuare per molto, molto tempo. Per definire brevemente il loro primo periodo è sufficiente dire che sono stati assidui frequentatori per oltre un decennio dello storico locale romano Folkstudio, in Trastevere, dove hanno iniziato la loro carriera artisti del calibro di Francesco De Gregori e Antonello Venditti. La loro attività live culmina, almeno in termini di partecipazione di pubblico, nel 1979, al Festival di Musica Celtica a Villa Pamphili in Roma, davanti a una platea che spesso supera le diecimila unità, condividendo lo stesso palcoscenico con gruppi di caratura internazionale come gli irlandesi Chieftains. Successivamente Acustica Medievale sarà presente anche sul piccolo schermo, con la partecipazione alla tramissione “DOC” di Renzo Arbore. L’intenso lavoro svolto, ha portato all’uscita dell’album Acustica Medievale, per l’etichetta Folkstudio, un vinile abbastanza ricercato tra gli appassionati del genere, che ha raggiunto una discreta quotazione data la sua rarità.

I membri fondatori di acustica Medievale sono i fratelli Guido e Paolo Benigni e Massimo Santantonio, presenti sia nel primo che nel secondo ciclo vitale del gruppo. La line up attuale vede anche  il contrabbassista Andrea Avena. La prima cosa che colpisce entrando nel piccolo auditorium dell’ IF Idea Factory è la densità di strumenti presenti sull’altrettanto piccolo palco. Se questa ambientazione “mignon” crea indubbiamente dei problemi di vivibilità e di movimento agli artisti, essa costituisce al contrario la perfetta ambientazione per chi dovrà godere delle suggestive musiche della band.
L’uso del vocabolo “suggestive” appare adeguato, in quanto ciò che i quattro musicisti producono, è una perfetta sintesi tra ricerca filologica relativa alle musiche medievali e rinascimentali e suoni “elettronici” ottenuti con strumenti e tecnologie di ultima generazione.

Il Crumorno, la Bombarda rinascimentale e bretone, i Flauti, il Mandolino e, dulcis in fundo, la Ghironda, convivono in piena naturalezza con la Gibson Les Paul, la chitarra sint (Ztar), il Vocoder, le percussioni e le tastiere elettroniche ed infine la Electronic Bagpipe “Redpipe”. La proposta varia da composizioni tradizionali antiche rivisitate e riarrangiate, a brani di composizione propria, a colte riletture di classici del rock, come “Acquiring the Taste” dei leggendari Gentle Giant. Ogni brano ha la sua breve introduzione che ne spiega la storia e gli autori unitamente ad un cenno sugli inusuali strumenti che via via passano per le abili mani dei musicisti. Alla vellutata voce di Paolo Benigni si unisce spesso in controcanto quella del fratello Guido, il primo è protagonista principale degli strumenti a fiato, tradizionali e non, ed il secondo si alterna alle tastiere e alla chitarra. A loro si aggiungono il chitarrista Massimo Santantonio che padroneggia l’eterogeneo campionario che va dal mandolino alla chitarra sint e il contrabassita Andrea Avena che sostiene e “riempie” il suono con una disciplinata ma sempre evidente presenza. Un cenno particolare va a mio parere dedicato a Guido Benigni che, da sempre, costituisce il “legante idraulico” di tutti i suoni generati dal gruppo; mi piace paragonarlo a quello che Tom Coster è stato per i Santana, un elemento senza il quale il prodotto finale non avrebbe mai avuto la stessa solida consistenza.

La successione dei brani, molto  ben calibrata tra atmosfere acustiche ed intime e intervalli più ritmati e danzerecci, vede sempre la calorosa partecipazione degli spettatori, tra i quali si annoverano oltre che gli abituali amici sostenitori, anche diverse paia di giovanissime orecchie, anche loro presto conquistate dalla singolare contaminazione tra musica antica e suoni moderni. Due ore di esibizione, inframezzate da un breve intervallo per riprendersi dalla torrida atmosfera aleggiante sul palcoscenico e una gran voglia di avere ancora un’altra canzone che si manifestava anche tra i componenti della band, tutti in ottima forma. Va doverosamente aggiunta l’importante presenza in questo concerto di Marcello Bono alla ghironda, che, seppur aumentando a livelli critici la densità di popolazione sul palco,  ha contribuito a quella che sicuramente è tra le migliori prove della seconda era di Acustica Medievale.

Dopo aver assistito a questa esibizione mi sono trovato a pensare quanto tempo abbiamo passato nella più che giusta venerazione di Alan Stivell, Chieftains, Malicorne, Horslips, Fairport Convention, Pentangle ecc. per poi scoprire che avevamo almeno un gruppo di valore assolutamente paragonabile semplicemente scendendo “sotto casa”. Se a ciò aggiungiamo che i musicisti che si sono succeduti nella formazione di Acustica Medievale, fanno in maggioranza un altro lavoro per vivere, direi che l’ammirazione per i “menestrelli capitolini” non può che aumentare. Chi volesse approfondire l’interessante storia di questa band può fare riferimento al semplice ma più che esaustivo sito web.
 
PIERLUIGI FRIELLO (Testo e Foto)

Tracklist
Tedesca + Jewish Dance
John Riley
Madre de Deus
Mottetto – Quand le Rossignol
Half Moon Night
Ronde Mon Amy + 7/8
The Blacksmith + Branle de Bourgogne
Lord Franklyn
B. Gay Noveau
Acquiring the Taste – Armenian Tale
Trip to Skye – Caitlin Trial
Robin Hood
Angelus ad Virginem – Saltarello
Ballo Milanese + B. Le Bourgoigne + B. Le Pourlette + B. de Chevaux
Morisque
Last Farewell to Stirling + Ian Morrison Reel
Hush – Hush
 
Members:
Andrea Avena – contrabbasso
Paolo Benigni – voce, fiati, chitarra
Guido Benigni – chitarra, tastiere, voce, fiati
Massimo Santantonio – chitarra e midi controller, mandolino

http://acusticamedievale.com
https://www.facebook.com/AcusticaMedievale/?fref=ts
https://www.youtube.com/watch?v=e2ydl1m3j3U
https://www.youtube.com/watch?v=WnEPRS-AXPM