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MONSTERS OF ROCK @ Arena Festa dell’Unità, Modena 14-settembre-1991 

MONSTERS OF ROCK @ Arena Festa dell’Unità, Modena 14-settembre-1991 

“Sono legatissima a quella giornata. Se frugo nel cassetto della mia scrivania trovo ancora il biglietto del concerto e quello del treno (graffettati assieme), perciò la racconto volentieri ! 15 anni (se ci penso adesso che ho una figlia di 7, mi vengono i brividi!), mia mamma mi dà il permesso di andare, a patto che parta la mattina del giorno stesso. Io però ci voglio andare con il mio amico Marco (l’unico “metallaro”che frequentavo all’epoca) e lui ci va con il treno che da Venezia parte alle 23.30 della sera prima  .  Aspetto quindi  che mamma vada a letto, sgattaiolo fuori dalla porta verso le  23.00, e cerco di chiudermi la porta alle spalle, silenziosissima. Purtroppo   qualche giorno prima casa mia è stata visitata dai ladri, quindi la porta si chiude  solo sbattendola, cosa che sveglierebbe ovviamente mamma! 
E quindi … niente… la lascio socchiusa!
E vado.
Marco, per non farmi fare il viaggio da sola,  mi dice : “in stazione troverai sicuramente un mio caro amico di nome Diego, gli ho detto di te, cercalo” . “E come lo riconosco?” Chiedo io . “Beh, alto, magro, capelli lunghi, chiodo anfibi…”. Arrivo in stazione e … dannazione! Il 90% dei ragazzi presenti corrisponde alla descrizione! Inizio  a chiamare “DIEGOOO!” … e alla fine  lo trovo 🙂
Arrivata a Bologna conosco già tutto il treno , cioè  la popolazione metal delle 3 Venezie!!
A Bologna sale Marco con una bottiglia di Vodka liscia … da qui al palco non ho molti ricordi, se non che arrivati a Modena scendiamo dal treno e camminiamo…camminiamo…camminiamo…
Arrivati al posto è tipo l’alba credo, bivacchiamo finchè non aprono i cancelli. Mi dicono “CORRIIIIIIIIIIIII” …e io corro, sotto il palco, in zona transennata (una volta si usava), appena in tempo perchè mi infilino al polso un braccialettino di plastica giallo fosforescente con scritto AC/DC, sfioro il palco e… buio totale. Svenuta.
Mi risveglio nell’ambulanza con un’infermiera che mi solleva una palpebra, con la lucetta mi sollecita la pupilla e un’altra che mescola un bicchierino di acqua e zucchero. Esclamo “gli AC /dC!” . Loro mi tranquillizzano: “sono appena le (boh!) del mattino…ma…da quanto tempo non mangi?” . “Giusto! Dunque, bere.. ho bevuto(!) ma.. mangiare? Boh?” Quindi mi danno  acqua, zucchero, qualche merendina, altra acqua in brick  Tetrapack (che non ho più visto da allora!) , e via di nuovo sotto il palco. Prima corro a telefonare a casa. Mia madre mi dice: “Sei andata via presto, Non ti ho sentito. E c’era la porta aperta, fai più attenzione!”
Le band:
Negazione: il mio primo e forse miglior approccio con l’ hardcore. Tanto tempo dopo posso dire che non ne esistono più di gruppi così in questo paese.
Black Crowes e Queensryche (col supercantante Geoff Tate): entrambi notevolissimi. All’epoca ascoltavo con interesse entrambi i generi,  che   oggi invece mi hanno un pò stancata.
Metallica:  eh , se penso a quello che ho visto quella sera penso ad un gruppo che non c’è più. E questo si potrà anche dire di tanti, ma per me nel caso dei Metallica, tutto quello che è successo dopo l’album “Metallica ”  è stata una pena.
Lì invece erano una gioia. Un trionfo. L’ acme della loro carriera,  la maturità compositiva (anche se per me il meglio l’hanno scritto tra “Ride the lightning” e “Master”) unità alla maturità live (non sono una che guarda l’aspetto tecnico dell’esibizione, ma va riconosciuto che hanno proprio “spaccato”).
E poi gli AC/DC,   il concerto che forse più di qualunque altro ha cambiato il corso della mia esistenza: per quelli sotto i 40 anni  secondo me è un pò difficile da capire: per me gli AC/DC continuano ad essere più che altro Bon Scott e il suo gruppo. Bon Scott non c’è più dal 1980. Ma nel ’91 almeno c’era ancora il suo gruppo. Con un (altro) grande frontman, Brian Johnson, e un dignitoso disco, “The razor’s edge”, forse l’ultimo prima della “monocanzone” degli ultimi 25 anni. Forse l’ultimo concerto frequentato da amanti del rock, non della moda. Da gente grezza dentro e fuori, non ragazzini coi cornetti luminosi che al lunedi  sentono gli AC/DC suonare ” Highway to hell”  35 bpm più veloce dell’originale e al martedi  vanno a vedere Fedez.  Su tutto ricordo l’ effetto di bambolone gonfiabili, campane, cannoni, fuochi d’artificio su una ragazzina di 15 anni . Impressionante? Mai quanto la scarica di voltaggio di ” Tnt”  e “Dirty Deeds” .  Nella mente e nel cuore per sempre. Anche ora”
(Francesca)

” Sul Monsters of Rock del 1991 , ecco le cose che ricordo e che  voglio ricordare :
Il treno stipato per arrivare alla Festa dell’Unità
Quanto mi  facevano cagare i Negazione
Il fatto che,  pur essendo arrivato con un solo amico , ho fatto la reunion con tutta la  mega banda di compagni di scuola delle superiori.
I Black Crowes , e quanto mi piacque dal vivo ” Remedy”
I Queensryche , ovvero  l’amore
I Metallica … era la  prima volta che li vedevo , e sono impazzito
AC/DC :   I cannoni sul brano  “For those about to rock” …li vedo e sento ancora
Il viaggione in treno per tornare a casa,  tutti quanti noi  amici assieme
In pratica, il TOP “
(Alessandro)

“Posso dire che a quei tempi,  senza tutta questa tecnologia, ci si trovava a questi grandi concerti tra migliaia di persone e tutti pensavamo ad  una cosa sola: musica e divertimento. E che il giorno dopo si andava a lavorare … Ciao a tutti…”
(Mauro)

” Anche in quell’edizione del Monsters, eravamo i  soliti tre  amici: il Biondo , Camomilla ed io. Ricordo che c’era un caldo pazzesco.  Ricordo  il biondo praticamente  a terra con una sete terribile, e la fila lunghissima che ho fatto per comprare l’ acqua. Quando finalmente riesco  a prendere  due  bottiglie , mi giro e vedo una massa enorme di gente   che non mi fa passare. E penso : ” Il biondo ha bisogno di me! E’ a secco di liquidi, e gli devo assolutamente portare da bere! ” Quindi mi accartoccio a mo’ di giocatore di rugby e parto. Mi faccio largo, e  la gente si allarga. Il Camomilla, che assiste alla scena , mi dice che  dal di fuori si vedeva un onda d’ urto in mezzo alla gente. ” Il biondo è salvo ” , penso io.
Il trio potrà così  andare a vedere tanti altri  concerti … for those about to rock “
(Alberto)
” Non ero presente nel 1991, ma c’ero alla grande nel 1988, sempre a Modena . Che concerto ! Iron  Maiden , Kiss, Anthrax, Helloween, King of the Sun e Royal Air Force .  Avevo 15 anni, e mio padre (che mi aveva accompagnato due anni prima  a vedere gli Iron, mi diede i soldi per il concerto e per il  treno dicendomi di non provare neanche a chiedergli di tornare a spaccarsi le orecchie…”
(Gabriele)

“Quello fu uno spettacolo emozionante, esaltante,  memorabile… Sono tantissimi gli aggettivi che potrei usare per  l’esperienza vissuta a Modena quel 14 Settembre di 25 anni fa, ma le parole non riescono a rendere i brividi e le emozioni vissute sulla  mia pelle. Un’ organizzazione perfetta,  una  cornice spettacolare di pubblico, un palco dalle dimensioni gigantesche, tutte cose  viste raramente in Italia. Al richiamo delle locandine che gridavano nomi importanti come AC/DC, Metallica, Queensryche, The Black Crowes e i nostrani Negazione,  il popolo metal arrivò da tutte le zone d’Italia e diede vita ad un raduno di  con quarantamila persone. Ricordo una   giornata di   caldo afoso . Arrivai con alcuni amici poco prima che i Negazione attaccassero gli ampli, poco prima quindi dell’inizio del festival. Energia, sfacciataggine, voglia di sfruttare l’occasione e di sfoderare un hardcore punk che spettinava  le teste ai presenti.  Dopo  mezz’ora  sale sul palco un manipolo di rocker hippy dal look  fintamente trasandato, ecco i Black Crowes.  L’anno precedente avevano pubblicato il plurimilionario Shake Your Money Maker, loro primo lavoro in studio, e sul palco del Monsters suonarono quasi tutto il loro album d’esordio.  Sudore, groove e feeling, e un’ esibizione coi fiocchi . Quel giorno acquistarono molti nuovi fans, ne sono certo. Gironzoliamo un po’  nell’arena, ci facciamo un panino e una birra, e poi torniamo al palco per vedere  i Queensryche. La band non mi aveva mai esaltato più di tanto ma l’uscita di “Empire”  mi aveva interessato.  Osservarli in concerto riproporre parecchie brani da quell’album, fu stupendo. Una macchina da guerra perfettamente oliata.  Non ho presente a menadito la scaletta, eh sì gli anni trascorrono per tutti, ma mi impressionarono maledettamente, in un look rigorosamente black : insomma promossi alla grande. Ed ecco che la folla comincia ad elettrizzarsi e va in fermento, si avvicina il momento dei Metallica.  Apparvero dietro i loro strumenti mentre stava calando la sera, e scatenarono l’inferno. Tosti, vigorosi, fecero una performance  totale che invase l’audience, tutta in piedi ad applaudire il nuovo futuro del metal. Una performance strabiliante . Un’ora e qualcosa di concerto, un vero ponte  tra il vecchio repertorio e il nuovo che avanzava. Chi non c’era  non può rendersi conto della portata dell’evento.  Ormai è sera e l’evento clou sta per arrivare: gli headliner, i signori  rock,  gli australiani più noti al mondo della musica: gli AC/DC! Un avvenimento che aspettavamo tutti da mesi .   Se poi si considera che loro presentavano l’immenso The Razors Edge (il migliore LP dopo Back In Black) e i Metallica, come support act, battezzavano niente di meno che il Black Album, beh l’evento poteva considerarsi irripetibile.  L’impatto live degli AC/DC fu devastante, con una perfezione nel sound unica , davvero una quadratura indistruttibile e un set da fare davvero godere tutti noi, in pieno brodo di giuggiole . Uno show guidato  da un Brian Johnson all’apice della forma, e con un  Angus Young luciferino e in  pieno stato di grazia. Una scaletta micidiale, che si apre con Thunderstruck, e prosegue  Shoot to thrill ,  Back in Black , Fire Your Guns, Jailbreak, The Jack ed una lunga serie di brani tipici degli australiani, di quelli che rimangono impressi per sempre, come ad esempio  Highway To Hell , Let There Be Rock e Whole Lotta Rosie. For Those About To Rock, degna conclusione di una giornata memorabile, saluta in modo esplosivo con i cannoni che sparano sulla folla  una tempesta di dollari con la faccia di Angus. 
Tornando  a casa in treno e parlando con i miei amici , avevo davvero  la sensazione che ormai il tabù concerti in Italia fosse stato sfatato, e che  avremmo visto per tanti anni  dei grandi  raduni open air all’insegna del rock e del  metallo. Sfortunatamente mi sbagliavo di brutto”
(Sandro)

“Di quel Monsters ricordo purtroppo una brutta esibizione dei Metallica (li avevo già visti a Padova nell’ 88,  per fortuna con una gran bella performance! ). A  Modena Hetfield era visibilmente ubriaco, cantava fuori tempo,  e dimenticava i testi . Non furono di  certo memorabili.  Mentre gli Ac/Dc fecero uno spettacolo incredibile! Erano ancora nel pieno dell’energia e della forma. Indimenticabili. Valevano il prezzo dell’intero biglietto!   “
(Dorothy)

“Tanti anni e tanti cavei fa. Ricordo tanta gente, e un  gran clima rock. Le  esibizioni di  Metallica e Ac/Dc furono super. Ricordo che  l’ inizio del concerto degli Ac/Dc fu da brividi,  con la pedana che saliva tra il pubblico. Qualcosa che non si dimentica ! “

(Mauro )

Festival  così non se ne fanno più da troppi anni, ed è vergognoso! Quel Monsters rappresentò davvero un’occasione immensa, da godersi fino all’ultimo secondo di musica, all’ultima goccia di energia. E lo dico con nostalgia mista a rabbia: possibile che oggi non si riesca più a proporre una bill di quel genere, cercando di rispettare tutti i gusti del pubblico? Assurdo, ma vero . Questo Monsters e quello dell‘88, tenutosi sempre a Modena ( con Kiss, Iron Maiden, Helloween ed Anthrax ) ancora oggi restano impareggiati,  e probabilmente rimarranno per sempre impareggiabili. 
(Federica)